OOOOPPS ma che dico???

stamattina sveglia alle 5.30 per poter essere alle 7.00 di fronte al toelettatore per cani, appuntamento bellezza per il mio cagnone

giretto nel gelo per metterlo tranquillo e poi azione decisa per farlo entrare nel negozio: il cane si pianta e si stende letteralmente sotto il portico a zampe larghe: pesa 45 kg, decisamente troppo per prenderlo in braccio. Chiamo in aiuto Jonathan, il titolare della toelettatura, un ragazzo bello e simpatico che mi viene subito in soccorso e insieme facciamo scivolare nel marmo del pavimento del marciapiede e lo cacciamo dentro. Esausta dico al cane:

ma quante storie fai??? ti aspettano due ore di coccole di Jonathan! vorrei io farmi lavare e asciugare da lui…..

………

mi rendo conto di quello che ho detto e vorrei sotterrarmi.

mi scuso in preda ad un attacco di ridarola ed esco

e tra due ore con che coraggio vado a riprenderlo?

accadono troppe cose per poterle raccontare

mi scuso per l’assenza, sono entrata nella mail e ho trovato messaggi allarmati: lo so che sono passati quasi due mesi dall’ultimo aggiornamento, ma sto bene, non è successo niente di grave, è solo un periodo complicato che mi fa parlare più del solito con le persone che mi sono vicine da sempre, e finisco per non aver più fiato ne’ voglia per scrivere

tutto qui

mi auguro che la situazione migliori, e nel frattempo, faccio come dicono i siciliani, calati giunco che passa la piena

un saluti a tutti

non ridiamo troppo che me la faccio addosso

serata col club dell’utero, tre “ragazze” conosciute in ospedale ormai 8 anni fa. Si festeggia il compleanno di una.

“Ragazze aggiornatemi che è una vita che non vi vedo”

“tu sei sempre il giro col camper Emily, noi ci siamo viste un sacco di volte!”

“avete ragione ragazze, ma se non andiamo via sclero di brutto, ne ho proprio bisogno…”

“ma tieni il tuo regalo di compleanno!”

” ma dai un VIBRATORE?????”

tutta la sala ci guarda

“ma sei fuori? abbassa la voce! cosa te ne fai di un vibratore che hai un nuovo amante?”

“uno nuovo? dai non ne sapevo niente!”

“così impari ad andare via ogni domenica! comunque ragazze il nuovo è già diventato ex! mi avete regalato un completino sexy!!! ma cosa me ne faccio? era meglio un vibratore! e poi, che taglia mi avete preso, qui ci stiamo dentro in due!

e sventola un culotte di pizzo…

Emily voleva regalarti un gioco di società…ed era proprio convinta! non sapevo più come fermarla”

“era una bellissima idea. Poi venivamo a casa tua per giocarle e ci saremo divertite un sacco.”

“ma se sei via tutte le domeniche, quando volevi venire a casa mia?”

“oh santa madre esiste solo il fine settimana per trovarci?”

“sì, io crollo alle 9….idem…anche io….”

“ah e per fortuna siete più giovani di me…..”

.Continuiamo a ridere come sceme, quando una del gruppo mi fa:

“ma tu non te la fai addosso?”

“io…no, non mi occorre, ma se ti scappa avranno un bagno qui….”

risate sempre più smodate

“con la Emily devi parlar forbito se no non ti capisce! stiamo parlando di incontinenza!! tu non te la fai addosso dopo l’operazione?”

“io no, e non dovresti averli questi problemi, siete più giovani e più magre di me!!!! io faccio gli esercizi perineali come ci hanno detto in ospedale, voi no?”

“ussignuruzzu e ti pareva che non faceva le cosine a modino?? te la vedi mentre è in ufficio, che si mette ad ansimare per gli esercizi ???”

“ma voi siete fuori di testa! adesso vi mando un messaggio tutti i giorni per ricordarvelo!!!”

e via così per tre ore. A volte mi dimentico il regalo grande che mi ha fatto la vita, finire in ospedale con tre donne fantastiche che sono diventate mie amiche carissime. Ridere è diventato così prezioso.

hanno ancora senso le recensioni dei ristoranti?

queste vacanze di Natale eravamo in un paesino dell’Andalusia e volevamo fermarci a cenare

di solito ho occhio per scegliere il ristorante ma stavolta ho toppato alla grande: servizio scadente e cibo immangiabili. Gente che rimanda indietro il cibo, persone che si alzano dopo mezz’ora senza che nessuno si sia fatto vivo; il servizio era appena iniziato e il bagno era sporco e pieno di carte nel cestino. Abbiamo lasciato a metà la paella appena scongelata, pagato il conto e usciti di fretta

nel frattempo mio marito si guarda le recensioni del locale e vede che c’è una cosa strana: tantissime recensioni di una stella, che descrivono la nostra serata e altrettante da 5 stelle, che dicono più o meno la stessa cosa; ma analizzando i recensori soddisfatti vede che sono tutte persone dell’America latina, che hanno solo altre recensioni fantastiche e che scrivono esattamente sempre la stessa cosa…il sospetto che siano false è legittimo

pochi giorni fa è scoppiato il caso di quella signora che ha inscenato, in modo piuttosto ingenuo, una recensione falsa per poterci fare la figura virtuosa ed attirare clienti; non era la prima volta che la vedevo, e anche allora avevo pensato che puzzava di falso; avevo chiesto un parere a mio figlio (sicuramente meno ingenuo della sua boomer mamma) e aveva detto che sicuramente era falsa, e che avrebbe portato più guai che clienti. E così è stato.

l’epilogo è tristissimo e non si poteva certo immaginare, anche se dovrebbe far riflettere che spesso queste situazioni umiliano le persone in modo spropositato. Ma comunque, hanno ancora senso le recensioni o si dovrà pensare a qualcos’altro per esprimere la propria opinione?

il personalissimo concetto di relax

come al solito al rientro faccio il giro in azienda per chieder come sono andate le ferie, e tutti, o quasi mi hanno risposto: oh quest’anno mi sono proprio rilassato/a!

poi chiedo nello specifico cosa hanno fatto di rilassante e scopro che:

una ha camminato tutti i giorni, sotto la nebbia e la pioggia, almeno per una decina di km ogni giorno

uno ha corso in bici, sotto la nebbia e la pioggia, per una cinquantina di km tutti i giorni

uno ha dato la tinta a tutta la casa e passato cavi per il televisore in casa di riposo della madre

uno ha lavato le auto di tutti: ha cominciato con la sua, poi quella della moglie, del figlio, dei genitori e dei suoceri

uno ha giocato a videogiochi per tutto il giorno, per tutti i giorni delle ferie

una si è vista tutte le serie tv dei vari canali che aveva in programma, finendo anche intere stagioni alle 4 di mattina

mio marito dice soddisfatto che ha guidato per 5500 km e si è proprio riposato

solo io mi sento normale se dico che mi sono rilassata facendo lunghe passeggiate con i cani in spiaggia, visto 4 città dell’Andalusia che non conoscevo (Tarifa, Cadice, Ronda e Setenil) e letto una ventina di libri????

il prossimo che parla della magia del Natale….

ogni anno la stessa storia: nonostante io ci provi a scongiurare il delirio, ogni anno la situazione si attorciglia sempre più fino a togliere il respiro

è come se vedessi davanti a me la strada piena di voragini; sono le cose che devo fare prima di chiudere e che sicuramente si complicheranno strada facendo. Quest’anno poi mi sono fatta fregare come una pivella da mia sorella: volevo fare il bis dell’anno scorso, scappare due giorni prima di Natale ed essere lontana la sera del cenone, e chissenefrega se poi me l’hanno rinfacciato per tutto l’anno, ero consapevole delle conseguenze ma anche dell’immensa liberazione. Invece mia sorella mi dice: scegli tu una data per la cena, noi ci adeguiamo….azzzz, ha vinto lei, ho dovuto decidere la data e adesso non posso più evitarla

al lavoro ci venivo con lo stomaco aggrovigliato e durante la giornata la faccenda peggiorava: camion che non si trovano, cliente che cambiano idea ogni tre secondi, operai che si licenziano e non hanno nemmeno l’educazione di avvisare, fornitori che consegnano all’ultimo minuto

sono passata oggi per salutare e dare il pacco e mi sono beccata un casino immenso per una cosa che avrei dovuto fare un mese fa e che non risultava; dopo un’ora di agitazione sono riuscita a ricostruire che avevo spedito tutto per tempo, era il consulente che non lo trovava. Ma se non si sclera fino all’ultimo minuto…

ma adesso è finita, almeno al lavoro; rimane la rottura di palle della cena, poi una colazione in famiglia il giorno dopo e poi via, di nuovo verso l’andalusia, sperando di replicare la fantastica vacanza dell’anno scorso

il mio augurio è di riuscire a fermare il mondo almeno per questi giorni, e lo auguro a tutti.

buone feste!

le stronze non le ammazzano

una delle pochissime discussioni con mia figlia ha riguardato lo psicopatico con cui è stata insieme qualche anno. Eravamo tanto preoccupati mentre erano insieme, ma lui ad un certo punto l’ha lasciata (non piaceva a mammà..) e abbiamo esultato il pericolo scampato

lei è tornata a casa, ha cominciato a lavorare, poi è entrata in un corso di due mesi a Padova ed è andata a vivere da sua nonna. Sono passati alcuni mesi sereni, quando lui si fa vivo: quando stavano insieme avevano comprato dei biglietti per un concerto in Toscana, prevedendo di dividere la spesa a metà per il viaggio e per il dormire; lui la chiama per dirle se poteva andare al concerto con lui, dividere macchina e albergo, altrimenti non ci stava con le spese

mi ricordo benissimo come mi sono sentita….ho cominciato ad alzare la voce, e alla fine gridavo come una pazza: le ho detto che non me ne fregava nulla se lui era così miserabile da non poterselo permettere senza di lei, io non le avrei permesso di andarci con lui

“mamma, io non sono una stronza!”

“malissimo, le stronze non le ammazzano, le brave ragazze sì”

“mamma ma cosa dici!! “

“dico che se gli mancano 100 euro glieli dai tu, ma con quello tu non ci devi avere a che fare”

poi al concerto ci andò con una mia amica, e quello che è successo dopo (agguati al lavoro, sotto casa, messaggi sui social e tutto il resto) mi ha dato ragione; era una persona insicura, manipolatrice e profondamente egocentrica, siamo stati fortunati ad averlo fuori dalla vita di mia figlia

ma rimane l’amarezza di dover insegnare ad una persona dolce ed educata come mia figlia, che a questo mondo bisogna difendersi, anche da chi dice di volerti bene

storia brutta ma con lieto fine

sto facendo tutto a velocità della luce; devo farmi una doccia, asciugarmi i capelli ( e mi ci vuole una vita!) e prepararmi per uscire a cena. Sotto la doccia mi chiama la nostra “capa” delle volontarie e mi dice se posso accogliere un gatto che è chiaramente perso perchè è di razza

ommmmm quindi devo trovare il tempo anche per lui…uscirò con i capelli bagnati e senza trucco!

arriva questo gattone rosso, con tanto pelo sporco e arruffato e una fame del diavolo, ma schifa l’umido e si tuffa sulle crocche: siamo abituati bene eh! è un norvegese magrissimo, dolcissimo e chiaramente abituato all’uomo, non mi molla un istante, piange disperato quando chiudo la porta

il giorno dopo partono i soliti appelli nel mio paese e in quelli limitrofi, telefonate alle volontarie di zona per sapere se sanno qualcosa, ma niente notizie. Decido di portarlo l’indomani dal veterinario per leggere il chip, intanto mi devo ricordare a chi ho prestato il trasportino che non è più tornato

alle 7 del mattino dopo mi chiama una volontaria chiaramente emozionata: il gatto risulta essere di una signora che abita a 50 km da me. Il gatto le è stato sottratto, per la seconda volta, da dei vicini psicopatici che lo odiano. sono 40 giorni che lo cercano dovunque e stanotte finalmente hanno visto il mio appello.

arrivano dopo un paio d’ore, il gatto riconosce la sua umana e entrambe piangono come fontane; il gatto non tornerà a casa ma andrà in stallo da una vicina finchè la signora non avrà cambiato casa.

a volte fare la volontaria è una fatica immensa, mi toglie tempo, soldi e pazienza, ma poi ci sono soddisfazioni come questa che scaldano il cuore e danno un senso a tutto

non aprire quei cassetti

stiamo facendo traslochi d’ufficio e mi serve la cassettiera di figlio piccolo; lui è ammalato e allora ieri sera decido di svuotargliela io….pessima idea, davvero pessima

dentro ci sono parecchi vasetti che servono per la raccolta delle urine, alcuni vuoti….alcuni pieni

ormai con mio figlio ne ho viste di ogni, non dovrei impressionarmi più di tanto e conoscendolo, capisco subito che probabilmente è stato il suo sistema per aggirare i controlli del medico per gli esami delle urine. Non entro nel merito di questa cosa, ormai sono due anni che ha cambiato contratto e che non deve farli ma, appunto, sono passati due anni, perchè non li butta?

la risposta è sempre la stessa, perchè è un cialtrone

ma la faccenda non è finita: vado da mio marito a raccontargliela; mi viene da ridere mentre la dico perchè ormai credevo di averle viste tutte, ma invece vengo sorpresa dalla sua reazione. Non perchè sia nuova, proprio perchè è sempre la solita, ma il mio cervello l’aveva rimossa.

non è colpa sua, non sono sue, sicuramente il medico quando è venuto a fare le visite gliele ha lasciate dentro al cassetto, e poi perchè metti le mani nelle sue cose? non toccare le sue cose

tutto questo urlando ovviamente

io lo guardo con commiserazione, era tanto che non accadeva questa scenetta; mio figlio fa una cazzata e mio marito lo difende a spada tratta, con argomentazioni ridicole

l’avevo dimenticato e invece dovrei ricordarmelo, non so ancora come ho fatto a farlo crescere in gamba come è adesso, nonostante suo padre

un’amorevole riunione di famiglia

tra poco sarà il compleanno di mia madre: quando ha fatto gli 80 ho organizzato io un’uscita per tutti, pensando alle sistemazioni, al menù , ai costi e alle esigenze di tutti; le mie sorelle hanno passato il tempo a criticare e a prendermi in giro per gli innumerevoli messaggi e vocali “ che tanto non ascoltava nessuno!!! ahahahahah”…..simpatiche come la sabbia nelle mutande

l’anno dopo ha organizzato mia sorella di mezzo, la splendida; ha comprato i biglietti aerei, ha prenotato una casa a Lisbona e ha organizzato di andar a trovare suo figlio che ormai vive lì…speso una fortuna, manco ci ha chiesto se volevamo spendere tutti quei soldi

quest’anno toccava alla sorella più piccola, nota cialtrona; ha “organizzato” (le virgolette sono d’obbligo) un pranzo/cena (fino a ieri era cena, da oggi pranzo) su in montagna dove lei ha la casa: le ho fatto presente più volte che la compagna di mio figlio è debilitata e mangia semiliquido e preferirei che non camminasse e lei prenota in una malga dove per arrivarci ci vuole un’ora di cammino. Le faccio presente che figlia grande è vegetariana, e lei mi risponde che non ha la più pallida idea di cosa ci sia per menù. Costi? non pervenuti

il regalo della mamma lo facciamo insieme? si certo ovvio, un mese fa

dieci giorni fa mia sorella dice che lo ha già preso, arrangiatevi

ieri l’altra mi dice: io l’ho preso, tu arrangiati

ah come amo queste riunioni familiari, davvero, non vedo l’ora che sia finita

e non ho intenzione di dirgli che anche quest’anno salterò la cena di Natale, devono ancora perdonarmi la defezione dell’anno scorso