Io: “che sogno incredibile, ho sognato che facevo del sesso pazzesco”
Marito: “dai! e io che facevo?”
Io. “tu? non c’eri tu”
e da stamattina che non mi parla
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Io: “che sogno incredibile, ho sognato che facevo del sesso pazzesco”
Marito: “dai! e io che facevo?”
Io. “tu? non c’eri tu”
e da stamattina che non mi parla
Pubblicato in bastarda inside, sesso
poi siccome sono una rogna di mamma, l’ho chiamata la cara “consuocera”
le racconto i fatti, non lesino sul fatto che era un avvenimento importante, e che, soprattutto, decidere di lasciare i ragazzi in camera insieme è una decisione che forse avrebbe dovuto rendermi partecipe, visto che mio figlio è minorenne
lei parte con una tirata che ha del delirio: mi dice che loro abitano in un appartamento “normale” ( e ripete questa parola, normale, almeno 3 volte) che se anche loro vivessero in un maniero non ci sarebbero questi problemi, che speravano tanto che si sarebbero lasciati e invece no, le cose vanno avanti e non si mollano, che lo sa bene che mio figlio ha avuto tante morose, ma che sua figlia le ha detto che lui la rispetta
…….
devo contare fino a mille con questa oca patentata
le dico che io non abito in un castello, è una casa normalissima ma se non ci fosse altro posto dove mettere sua figlia trascinerei un materasso in salotto prima di metterli a dormire insieme, e quanto al fatto che mio figlio la rispetta non ho dubbi, non farebbe mai nulla che lei non voglia (ampiamente, da quel che so)
lei balbetta, dice che non si possono dividere, si amano alla follia (!!!! troppo bbbiutiful sta gente si frigge il cervello) e che lei, di sua figlia, si fida
beh, io invece di mio figlio non mi fido, e i preservativi continuo a comprarglieli
…….
ha messo giù
domenica c’è la commemorazione per mio padre, come ogni anno. E’ morto facendo una gara di fondo a folgaria e ogni anno, da ormai 16 anni, i suoi amici lo ricordano facendo la gara, andando nel punto dove si è accasciato, ricordando le sue battute e le sue massime, e facendo una mangiata tutti insieme
straziante e bellissimo al tempo stesso, non conosco nessuno che morendo ha lasciato un vuoto così grande
è l’unico appuntamento di famiglia che i ragazzi sanno che non possono mancare: persino mio marito che ormai ha fatto diventare la domenica un giorno lavorativo qualsiasi, si permette di mancare
“mamma può venire anche la mia ragazza domenica?”
(che cavolo, sta ragazzina ha la stessa voglia di muoversi di figlia grande e non è mai andata da nessuna parte, ci si accoda dovunque andiamo….)
“certo che può venire, ma non passiamo dalle sue parti, dille di venire a dormire qui da noi”
“si, d’accordo, però guarda che dormiamo insieme in camera mia nel divano letto matrimoniale, perchè a casa sua sua madre ci lascia”
…….
“scusa? le regole a casa mia le fa la mamma della tua ragazza?non esiste, dorme in camera di tua sorella, lei ha 15 anni e tu 17, nemmeno in albergo vi farebbero dormire insieme”
“mamma non rompere, altrimenti non vengo e vado a dormire da lei”
“ok lo sai che mi dai un grosso dispiacere, ma questo è un ricatto e non mi piace per niente. ti assumi la responsabilità di non venire, comunque sentiamo tuo padre”
da suo padre stessa risposta…..allora è partito sabato pomeriggio ed è tornato domenica sera.
stronzo
Pubblicato in che pazienza che ce vò, cose che penso sgradevoli, figlio piccolo, montagna, problemi, ricordi, sesso, sono al limite
“Emily, ma secondo te quando possiamo ricominciare ad usarla?”
“perdonami cara, ma sono ancora rincoglionita dall’anestesia….usare cosa?”
“ma dai Emily!!!! secondo te quando possiamo ricominciare a fare sesso?”
“oh cavolo non ci avevo pensato…chiediglielo al primario quando passa!”
“eh no glielo chiedi tu che hai la faccia più seria….”
“io al mio dico 6 mesi….così mi lascia in pace…..”
“ma sei fuori? 6 mesi? ma non ti piace far sesso con tuo marito?”
“beh insomma, se non lo facciamo non ne sento la mancanza….si si gli dico 6 mesi….”
“comunque guarda che non abbiamo mica solo un’entrata disponibile per il sesso…..”
“ehhhhhhhhhh???? ma tu sei matta! ieri sera non riuscivo nemmeno a farmi la peretta….”
“ragazze vi prego mi fa mal di pancia ridere, abbiate pietà della mia doppia operazione…..”
“guarda ti conosco da poco, ma te Emily mi dai proprio l’idea di una che è super organizzata, mai saputo di nessuno che entra per una cosa e visto che c’è si fa togliere anche l’appendicite….tu cosa pensi del sesso anale? che qui parlare di queste cose con santamariagoretti non mi diverto……..”
“ragazze, in questo momento rinuncerei a tutto il sesso del mondo per una porzione di quel purè che avete sul vassoio…..”
“Emily mi raccomando, quando arriva il primario glielo chiedi tu quanto bisogna aspettare”
non credo che faccia bene ai punti ridere come pazze, ma questi giorni in ospedale sono stati molto divertenti, devo ammetterlo.
Pubblicato in amici, cose che penso gradevoli, risate, sesso
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ho sempre sbandierato ai 4 venti che odio l’ipocrisia, che le cose le guardo in faccio e le chiamo col loro nome.
eggià
quando ero ggggiovane d’estate andavo in vacanza con re Mida noi due da soli e posso immaginare che i miei sapessero benissimo che eravamo da soli in tenda ma poi, (è rimasta famosa), quella volta che si è fermato a dormire a casa nostra, (stavamo insieme già da molti anni ed eravamo ampiamente maggiorenni) i miei hanno trovato da ridire. insomma, fai quello che devi fare ma non sotto ai nostri occhi
io con i miei figli non sarò mai così, pensavo. ussignur non sapevo che in sorte mi sarebbe capitato figlio piccolo, il quale mi mette alla prova in continuazione
abbiamo sdoganato il fatto che questa morosa arriva, sguscia veloce davanti alla porta della sala dove siamo io e mio marito, si chiude in camera di mio figlio per riemergere qualche ora dopo. altra sgusciata fuori, velocemente giù dalle scale, manco buongiorno e buonasera
evvabbè mi da fastidio, lo ammetto, ma tengo a freno la lingua e cerco di ricordarmi che se i ragazzi vogliono, un posto lo trovano. però rimango dell’idea che un po’ di educazione non guasta
ma pochi minuti fa è entrato nel mio ufficio, sporco lurido come solo lui può conciarsi, stanchissimo perchè oggi hanno fatto un lavoro pesantissimo e il caldo si fa sentire in capannone, e mi dice, non chiede, ma mi dice che la morosa si ferma a dormire a casa nostra sabato.
ohhhhhhmmmmmmmmmmmmm
ho ripiegato in un vigliacchissimo: beh ne parliamo con papà, ma forse è meglio che prima mi metto d’accordo con me stessa
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ho sempre amato i mondiali di calcio perchè il fatto che l’intera italia si fermasse a fissare una decina di persone in mutande che correvano dietro a una palla mi permetteva di andare su e giù dal mare a trovare i figli senza trovare nessuno per strada.
in uno di questi viaggi nel deserto della pianua padana stavo ascoltando la radio, forse caterpillar che chiedevano cosa facevano durante le partite
“io trombo come un riccio con la mia morosa” racconta un ragazzo che chiama “perchè quel coglione del marito è uno di quelli che si ritrova con gli amici a bere birra ed esaltarsi e poi a sfinirsi in lunghissime discussioni sul livello tecnico delle parate e noi sappiamo che abbiamo la casa libera per un sacco di ore. per cui spero tanto che l’italia arrivi in finale perchè questo mi assicura sesso fenomenale”
credo che quelli in radio siano rimasti zitti per un minuto buono
io mi sono fatta una risata micidiale e ho fatto il tifo per l’italia, per la prima volta
Pubblicato in bastarda inside, cose che penso gradevoli, matrimonio, risate, sesso
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è un po’ che non scrivo. leggo poco anche libri e web: uso il pc solo per giocare alla mia nuova passione, kitchen scramble. mah, sarà un periodo così.
con figlio piccolo ci sono problemi ogni giorno, non fai a tempo a sconvolgerti per qualcosa che lui fa sempre qualcosa di peggio: non so se questo dovrebbe farmi star meglio o affrontare il presente con un po’ più di leggerezza, visto che il futuro sarà sicuramente peggio
come molti mi hanno suggerito, riguardo al problema sesso sicuro ho aggiunto alla spesa settimanale un pacco preservativi e glieli ho dati. nel giro di pochi minuti ero eletta su fb mamma dell’anno, dopo un’ora mi ha chiamato la prima mamma per chiedermi cosa mi era saltato in mente.
potenza dei social
quello che io volevo fare, aldilà del gesto, era far capire a mio figlio che io non sono un nemico da combattere, che posso capire cosa gli passa per la mente, e che sono un adulto e come tale posso risolvere problemi.
non so se ha capito, perchè sabato scorso ci siamo trovati con un altro problema, legato agli alcolici: mi sono accorta che erano spariti alcolici dall’armadio in salotto e lui era andato a dormire da un amico. l’ho chiamato e gli ho detto che li rivolevo al suo posto al suo rientro, e così è stato
ma che guerra santiddio, non c’è mai pace.
e a chi mi chiede se non sbaglio a mettere tutto in piazza su un blog, rispondo che purtroppo sono una pessima cuoca, non so cucire e nemmeno ho il pollice verde, per cui se non racconto quello che mi capita ( con le dovute cautele, con i dovuti silenzi) non avrebbe proprio senso scrivere nulla. e che poi è proprio perchè almeno qui non ho maschere che ho trovato amiche sincere e che mi permettono di mantenermi sana di mente
e poi ho sempre pensato che lavare i panni sporchi in casa sia una stupidaggine, se lo fai al fiume in compagnia diventa tutto meno faticoso.
Pubblicato in amici, autostima, blog, che pazienza che ce vò, cose che penso sgradevoli, figlio piccolo, problemi, sesso
devo parlare di questa cosa che mi sta sul cuore da troppo tempo, con le dovute cautele e con il giusto senso di rispetto, o almeno ci provo.
figlio piccolo ha sempre avuto una vita amorosa intensa e ….allargata, nel senso che a una morosa ufficiale corrispondono sempre altre 3 o 4 in lista d’attesa.
e sono stufa di sentirmi dire che anche io ero così, ai miei tempi non c’era facebook e la cosa risultava più semplice eheheheh
comunque il problema di queste morose molto disponibili e disinibite si è posto già due anni fa quando stava insieme a quella morosa con la mamma appiccicaticcia; al pomeriggio io uscivo per andare in ufficio e quando tornavo capivo che c’era stata la morosa perchè la sua camera risultava quasi in ordine
ne parlo con Re Mida e la sua risposta è come al solito inconsistente e inutile: ma cosa vuoi che facciano hanno 14 anni!
bene, ora di anni ne hanno 16 e cosa fanno ormai ci è chiaro, perchè, senza rivelare cosa e come, posso dire che ho informazioni di prima mano.
che fare?
non ho nessun prurito da cattolica puritana, anche se penso che almeno alla loro età dovrebbe essere qualcosa di più puro (non so come dirlo spero di spiegarmi) e invece purtroppo con la facilità di fotografarsi parti basse e pose pornografiche il sesso si risolve velocemente in un esercizio fisico
mi angosciano i corollari, cioè le malattie e le gravidanze
ho provato a parlargli e ho ricevuto grugniti e fatti i cazzi tuoi, ho provato a istigare mio marito ad un colloquio padre e figlio, e lui ha esclamato, in ordine: “ma in questa famiglia mai problemi normali? ……ma che cosa gli parlo a fare, come minimo è lui che insegna a me…. vabbè prima o poi gli parlo…..” ovviamente non gli ha più parlato.
insomma che fare? aspettare che una tegola arrivi in testa e nel frattempo sperare nella buona sorte?
stavolta si servono consigli
p.s. sabato si è riunito il G4 ed è l’unica cosa bella di questo periodo. ragazze scusate se vi ho asfissiate con i miei problemi, la prossima volta chiamatemi lo stesso, prometto di stare zitta eheheheh ma voi non chiamatemi nonna!!!!!
Pubblicato in autostima, bastarda inside, che pazienza che ce vò, cose che penso sgradevoli, figlio piccolo, problemi, re mida, sesso
molti anni fa è successa una cosa assurda: amica carissima appena lasciata dal moroso, situazione molto delicata tra i due, lei ha assoluto bisogno d’aiuto ma io sono al mare bloccata con i figli piccoli: chiedo, imploro, arrivo a promettere qualsiasi cosa a mio marito se mi fa il piacere di darle una mano.
Re Mida riluttante ma rassegnato, parte con la mia amica per una località di mare per risolvere questa brutta storia. Ci riesce, come mi comunica la mia amica per telefono, “gli offro la cena, mi sembra il minimo”.
ehhhhh, ma mentre sono a cena entra nello stesso ristorante una mia amica che per una strana coincidenza, è sposata con un vecchio compagno di scuola di mio marito. loro li fissano imbarazzatissimi; quando Re mida capisce che hanno equivocato cerca di spiegare e fa peggio. la presunta amante ormai rotola dalle risate, la mia amica dice a dentI stretti che lei certe schifezze non le vuole sapere.
Re mida infuriato mi ingiunge di chiarire, ma quando la chiamo lei sprezzante mi dice che ognuno è libero di accettare i compromessi che vuole, ma non ci devo nemmeno provare a giustificarli con lei. io sono basita, arrabbiata e divertita allo stesso tempo, ma dopo qualche altro tentativo desisto, e vaffanculo alla cara amica
per anni abbiamo riso di questa cosa, chiamando allegramente la mia amica “l’amante di papà”. poi lei si è idanzata con una persona con poco senso dell’umorismo e noi abbiamo smesso di chiamarla così
l’altra amica non l’ho più vista
la incontro all’ipermercato domenica, lei con suo marito, io col mio
la saluto sorridendo sperando di finirla li, lei invece mi viene vicino e mi dice che mi ha pensato tanto in questi mesi, perchè ha scoperto che ANCHE suo marito ha un’amante e non sa come comportarsi….buttare all’aria tutto, cercare un modo per stare insieme? tu ci sei riuscita, voi siete ancora insieme, mi dici come hai fatto tu?
……..
non so come ho fatto a non dirglielo, l’amante di mio marito si sposa a maggio e io sono l’orgogliosa testimone…
Pubblicato in amici, autostima, bastarda inside, che pazienza che ce vò, matrimonio, mavaffanc, re mida, ricordi, risate, sesso
quando il prof ci ha chiesto di replicare anche quest’anno, il primo pensiero è stato: ma non ci penso nemmeno! troppo complicato quest’anno, troppi fronti aperti…ma poi mi sono chiesta. cosa faccio di divertente, che mi piace veramente fare durante la giornata? se tolgo il blog e leggere un libro alla sera, il resto è solo lavoro e doveri
e allora come rifiutarsi? e anche quest’anno le risate non sono mancate, spesso io e figlia grande ci rotolavamo dal ridere ricordando le situazioni che sono capitate. perchè ridere fa bene, ohhhhh se fa bene!
racconto solo l’ultima opera, le baruffe chioggiotte, sono in scena con mia figlia e con altre 3 ragazze.
oh chi ha la prima battuta?
boh..io devo dire: cossa diseu de sto tempo…
ma sei scema? questa è la mia battuta…
dai non scherzare, la devo dire io
madonna santa ma chi inizia?
oh cavoli ho dimenticato lo scialle dietro
emily non ti alzare ormai si apre il sipario, non muoverti nooooooo…….
mi siedo un secondo prima che si apra il sipario e che 5 ragazze siano colte completamente in stato catatonico. modello cerbiatti accecati dai fari per intenderci. poi una comincia e le altre le vanno dietro. fiuuuuuu tutto ok
ma se devo pensare alla cosa più assurda che è successa, the winner is……la bambola gonfiabile!!!!!
alle 11.30 di sera mi arriva un sms:
ce l’ha una camicia da notte per la bambola?
che bambola? dai i numeri?
ho deciso di accontentare il prof, mettiamo una bambola in scena che fa la morta
il fatto è che dopo aver provato a fargli cambiare idea, il prof era deciso a portare in scena il coro dell’Ermengarda, dell’Adelchi del Manzoni. una palla noiosa e incomprensibile (sparse le bionde trecce sull’affannoso petto….). l’idea era di metterci tutte intorno vestite da suore (!!!!) e di leggere sto benedetto coro. Ma il prof voleva la morta. la faccio io! dissi, che pur di non vestirmi da suora avrei fatto di tutto. non sei morta abbastanza, è stata la lapidaria risposta, poi si vede che respiri!….…ah benon
insomma per farla breve il giorno dopo passo da mia madre e mi faccio dare la vestina bianca del battesimo, convinta che la camicia da notte servisse a cicciobello, perchè nel mio immaginario bambola è solo cicciobello. Ma dietro le quinte sedeva un po’ scomposta (perchè sgonfia) e molto discinta una bambola gonfiabile!!!!! quella era la bambola che avremo portato in scena!!!! il filmino e le foto di me che la abbraccio e la gonfio dall’ombelico stanno diventando materiale molto scottante…..e la ingenua di mia figlia che mi dice tutta scioccata: mamma, ha un buco…lì!!! ma va???? insomma è andata così, siamo andate in scena con la bambola gonfiabile: eravamo terrorizzate che gli scivolasse giù il braccio di plastica…..
adesso che è finito tutto però rimane un vuoto, come sempre quando finisce un progetto che ha coinvolto tante energie, tanto tempo, tanto lavoro! il prof ha già delle belle idee per l’anno prossimo…..
Pubblicato in amici, cose che penso gradevoli, esonosoddisfazioni, figlia grande, risate, scuola, sesso