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il figlio del padrone

non ho più detto nulla su mio figlio. Mi sono resa conto di aver frantumato le scatole a tutti con i problemi di figlio piccolo, che alla fine mi faccio un po’ di scrupoli a parlarne, ma sono successe tante cose in questi mesi e ho voglia di fare il punto della situazione
a giugno ha preso la patente ma abbiamo fatto una estate relativamente tranquilla perchè la macchina non ce l’ha e la mia auto non può guidarla.
a giugno ha anche finito il corso di studi, preso il suo diploma e alla fatidica domanda ” eh mo che famo?” lui non ha avuto dubbi, è entrato in azienda da noi
io ci ho provato a mandarlo da un’altra parte, e a onor del vero avrebbe avuto anche richieste di andare a lavorare per altri, e c’era nell’aria di spedirlo in california come abbiamo fatto per sua sorella, ma non c’è stato verso, è entrato in azienda
ero molto contraria ma alla fine mi sono ricreduta: è sveglio, è intelligente, si muove bene e con prudenza nei rapporti umani, ha occhio per l’organizzazione e riesce a seguire più operai e lavorazioni.
non protesta quando c’è da fare ore su ore, per un lungo periodo ha fatto 12 ore filate senza lamentarsi.
mi mette ansia quando esce fino a tardi e l’indomani ha la sveglia alle 5, ma devo ricordarmi che se non voglio che si senta “figlio” in azienda io non posso considerarlo “dipendente” a casa…..
ogni giorno impara qualcosa, ogni giorno fa qualcosa di nuovo, ogni giorno penso che anche se mi fa tristezza ritrovarci a tavola e parlare solo di lavoro, penso che spesso, nella vita, le cose finiscono per andare esattamente nella direzione che non volevi, ma poi quando ci sei, ti adatti, e te le fai andar bene.
e quando mi dicono “che peccato però che non ha continuato” penso a quegli anni terribili del liceo e un’amarezza di fondo rimane, di occasioni sprecate, di cose che potevano essere fatte diversamente, ma pazienza.
vederlo sereno e soddisfatto, alla fine, è tutto quello che chiedo

non voglio dimenticare mai più questo momento

sono cotta, ho fatto la mia prima verifica ISO da sola e sono a pezzi. ho lavorato sabato e domenica per rimediare all’incuria della dipendente che si è licenziata questa estate, lasciando un sacco di cose a metà.
però ci hanno fatto anche i complimenti, soprattutto alla squadra e al clima aziendale di collaborazione. sono molto soddisfatta
torno a casa e trovo figlio piccolo in cucina, davanti alla stufa col pc acceso.è partito 12 ore fa da casa col buio ed è tornato col buio
qualche parola sulla giornata, io comincio a cucinare, gli chiedo cosa preferisce, lui mi dice quello che ti è più comodo fare.
poi insiste nel farmi vedere le cover del cellulare, “che la tua mamma fa veramente pietà, non si può guardare. si lo so che tu sei refrattaria ai beni materiali, ma guarda qui che belle che sono”
sorrido, ha detto questa frase con leggerezza, dolcezza, complicità
cerco di aprire un barattolo facendo uno sforzo sovraumano, lui con delicatezza me lo toglie di mano e senza sforzo lo apre. me lo restituisce sorridendo
“sabato arriva tua sorella, vieni in aeroporto a prenderla?” mi risponde che certo che viene, non ricordando che le altre volte ha fatto un mucchio di storie per il tempo che perdeva
“viene anche la morosa alla cena aziendale”
sono scioccata ma faccio finta di niente, si è sempre rifiutato di venire, tanto meno di portarci la ragazza
“ho preso 7 in CNC” ha sempre avuto 3 per tutti gli anni ed era l’unica insufficienza della pagellina “te l’avevo detto di non preoccuparti che lo tiravo su quel voto”
si, ma è una frase che ti sento ripetere da una vita e non è mai diventata realtà
io lo guardo e sorrido, lui mi guarda e ride
mi sento come in una bolla, la situazione è irreale ma invece è reale
ho passato una vita con lui a camminare sulle uova per non scatenare reazioni ringhiose, ed ora è così dolce e rilassante la sua compagnia che non mi sembra reale
forse gli alieni l’hanno rapito e mi hanno messo qui questo. oppure la maledetta adolescenza ha avuto il suo tributo e ne siamo usciti
oppure fra 3 giorni sarà arrestato….

adesso stiamo esagerando….

“sai mamma cosa è successo oggi a scuola? stavamo facendo il compito di matematica, e tu hai sentito il prof, anche se faccio il compito tutto perfetto più di 9 non mi da….bene, durante il compito si accorge che a Tizio (suo nuovo rivale nel primeggiare in matematica….) ha dato il compito sbagliato, e allora gli dice: vabbè fai quello giusto, se ti avanza tempo e finisci tutto giusto ti do 10 perchè hai fatto due compiti.
eh no cavolo, allora dico al prof: ma scusi li voglio fare anche io due compiti così prendo 10! non è giusto!!! allora mi ha dato anche il secondo compito”
” e come è andata a finire?”
(amore….l’anno scorso avevi 3 in matematica, quest’anno hai 9 e io ancora no ci credo…forse è meglio non sfidare la buona sorte e tenerselo stretto questo 9)
“ehhh, ho finito entrambi i compiti e mi ha dato 10”
santi numi, se l’appetito vien mangiando….questo si laurea prima di sua sorella!!!!!

noi signora, non molliamo mai

non credevo che sarebbe mai arrivato questo momento, in cui il prof squadra tuo figlio e dice: che dire di lui? è il migliore della classe!
ieri visitone a scuola di figlio piccolo. Nei due anni di liceo e tre di professionale questo momento era per me così mortificante che lo temevo peggio di una seduta dal dentista
ogni volta gli stessi discorsi, ogni volta le stesse delusioni. L’amaro in bocca da parte dei prof di sapere che è un ragazzo valido, e la consapevolezza però che non sta vivendo la sua vita
forse l’apice l’abbiamo toccato l’anno scorso, all’ultimo visitone, quando mi hanno detto che l’avrebbero bocciato
“così poi l’anno prossimo riparti con grinta….”
“no guardi, abbiamo già dato e lui lo sa. Se viene bocciato con la scuola ha chiuso, ci penserà ad andare alle serali quando avrà capito che sta buttando via le opportunità che ci sono a questa età”
“beh mancano 20 giorni alla fine, qualcosa puoi migliorare”
ma lo sa anche il prof, un disastro di un anno non si tira su in 20 giorni. E invece…..ogni giorno un interrogazione, ogni giorno una prova pratica. e alla fine è stato promosso, in alcune materie col 7 e col 8….professori al limite dell’incazzamento, uno lo ha fermato sulle scale e gli ha detto: “tu mi hai preso per il culo tutto l’anno…..”
ma quest’anno è diverso, l’avevo visto anche io che è decisamente cambiato, ma siccome con mio figlio si fa un passo avanti e due indietro non osavo nemmeno dirlo.
ma la pagellina canta, e canta una musica meravigliosa, che dice che il ragazzino si sta impegnando, è attento, interessato e partecipe.
la prof di diritto, che ha sempre creduto in lui in questi anni, ha voluto incontrarci ieri: ci è venuta incontro, ci ha stretto la mano e ci ha detto: siete contenti? noi si tantissimo, perchè noi signora con i ragazzi non molliamo mai

si va in scena (di nuovo????)

ci risiamo, se ci penso mi si strizza lo stomaco; sabato per la scuola, domenica per i parenti, puntuale come ogni anno le ex ragazze della III° D vanno in scena.

quest’anno si recita la Filumena Marturano e Sior todaro brontolon; io faccio la parte della cugina vedova Fortunata nel Todaro, mia figlia fa due parti Zanetta la nipote e Cecilia la servetta di Sior Todaro

siamo pazze da legare, non c’è altra spiegazione. Anche quest’anno ci siamo sobbarcate una montagna di km, copioni da imparare e infinite prove di sabato e domenica per arrivare a fare una cosa che ci manderà l’adrenalina a mille….sempre seguite dal nostro infaticabile prof, che anche se ormai non ci insegna più lettere ci delizia di lezioni di vita qua e là durante le prove

quest’anno ho un costume assurdo, con una gonna pesantissima, se non la sollevo finisco per terra ad ogni passo. e il cappello con la veletta, che mi sembra di avere i capelli negli occhi in continuazione e io ooooooooodio i capelli negli occhi

e così si recita di nuovo, in due palchi diversi (di cui uno non abbiamo mai visto), con problemi organizzativi assurdi (non sappiamo nemmeno se ci sono oggetti di scena da utilizzare); io domani parto e vado a stare da mia madre fino a domenica, e speriamo di uscirne vive.

l’altro giorno, durante una pausa al sole, una di noi ha detto: ragazze questo è davvero l’ultimo anno. se qualcuna di noi sente il bisogno di una botta di vita vi procuro un po’ di maria da fumare….

il mio schiavo personale

mi sono dimenticata di raccontarla

nel più bello che ci siamo organizzati, io spalmata sul divano e figlia grande assunta a ruolo di badante, figlio piccolo ha visto bene di farsi sospendere.

di solito la sospensione arrivava alla terza nota, ma stavolta è arrivata così, d’urgenza per così dire, perchè ha fatto l’idiota in officina tirando un bullone in faccia ad un ragazzo. imbecille e pure fortunato, poteva fare un danno maggiore di un taglietto

due settimane a casa….

ok, gli dico, allora ci sei tu a darmi una mano

si comincia la mattina presto: svuota la lavastoviglie, carica la lavastoviglie….fatto? ok carica la lavatrice, svuota la lavatrice, stendi i panni, tira su quelli asciutti e stira…fatto?ok, apriamo le camere, tira via i piumini dal letto, passa il panno per la polvere per terra, ok rifacciamo i letti….fatto? ok, pulisci le lettiere, fai la ciotola col cibo al cane, portagli da mangiare e bene, poi visto che sei fuori spazza tutto il marciapiede intorno alla casa…ecco metti fuori la plastica, che domani passano…ecco, muoviti che c’è da preparare il pranzo

e così via

ogni volta che lo vedevo spalmato sul divano ricominciavo

ha tentato di andare a lavorare da suo padre, ma c’è poco lavoro e quindi non serve.

è arrivato a dirmi: non vedo l’ora di ricominciare  scuola

bene, vedo che ci siamo capiti, pirla

prima di giudicarmi fai un po’ di strada con le mie scarpe

per molti anni i miei figli sono stati gli unici nipoti dei miei e delle mie sorelle.

se figlia grande è stata semplicemente adorata, figlio piccolo è stato amato ma criticato. figlia grande non era mia, senza dubbio c’era stato uno scambio di culla, figlio piccolo era invece mio, ed era la vendetta di mia madre.

anni a sentir ripetere questa struma

non sei abbastanza severa, devi dargli più castighi, è colpa tua se fa così, dovresti lavorare meno e stare più a casa, cosa stai a casa che non fate niente tutti e due prenditi una ragazza, prenditi un ragazzo qui ci vuole più polso, ma qualche bel ceffone non farebbe male, devi assolutamente prenderti una terapeuta, ma da chi cavolo vai quella non serve a niente, ma possibile che la passa sempre liscia, ma lo sai che è sempre e solo colpa tua quello che succede?

non so quante volte l’ho sentita questa storia, una costante critica a me come madre, a mio figlio e ai risultati che otteneva

poi sono arrivati i miei nipoti, e all’inizio si è aggiunta anche la nuova critica: tuo figlio è una cattiva influenza sui miei figli. Mi ricorderò sempre di un giorno d’estate che sono andata a riprendermi figlio piccolo dopo esser stato in montagna con mia sorella e mia madre. le sentivo urlare fin fuori dal campeggio, quando sono arrivata mia sorella gli stava mettendo le mani addosso

non ci siamo più parlate per anni

ma adesso anche i loro sono adolescenti, anche i loro fanno macacate (mio nipote è finito dai carabinieri perchè è entrato in una casa disabitata…..14 anni….), anche loro vanno male a scuola, anche le mie sorelle impazziscono nel girone infernale dei compiti, li fai con me, no con la nonna, no con la ragazza, no da solo, insomma fai questi compiti!!!!

è il solito discorso, fino alle medie studiano per compiacere i genitori o per paura die castighi, ma dopo è un terno al lotto, e non ci sono formule magiche

la cosa più onesta l’ha detta ieri mia sorella: ti abbiamo sempre tanto criticato e alla fine abbiamo gli stessi problemi…..

prima di giudicarmi fai un po’ di strada nelle mie scarpe, poi vediamo

 

un giorno faranno un film su questa storia

mi scuso per il prolungato silenzio, questa faccenda di mio figlio ci ha fatto sbarellare tutti. a me ovviamente è partita la pressione, nonostante i farmaci ho fatto 15 giorni con la minima altina, e ovviamente non ha aiutato.

ma la settimana scorsa avevamo la recita che stiamo preparando ormai da settembre ed è stato delirio puro.

ma anche tantissime risate

e anche se posso essere accusata di nepotismo, vi rimando al blog di mia figlia (studentiscongelati ecc) per un resoconto di sicuro molto migliore di quello che farei io.

adesso sono un po’ scarica, mi sembra di aver davanti solo doveri e fatiche…..qualcosa mi inventerò

p.s. non voglio mettere il link al blog di mia figlia altrimenti poi dal suo sgamano il mio….se non lo avete ve lo do in mail

adulti inetti

mi telefona mia sorella, quella che vive a bergamo, agitata e spaventata: sto mangiando ma capisco che non è il caso di dirle di richiamarmi.

mi racconta che a scuola di suo figlio, seconda media, per tutto l’anno scolastico c’è stato un problema con un ragazzino bocciato: il classico bullo, quello che ti picchia se non gli dai la merendina, quello che scarabocchia i quaderni, che ti spezza le matite, che ti prende in giro pesantemente. Ma siccome era spalleggiato da alcuni compagni, questa cosa stava diventando sempre più pesante finchè gli insegnanti si sono decisi a chiamare i genitori (non del ragazzino, ma della cricca) e lui si è ritrovato solo

ma il teppistello non demorde, qualche settimana fa sono passati direttamente alle mani: mio nipote è bello massiccio e il ragazzino in questione le ha prese….nota a mio nipote (!) e mia sorella gli sequestra il cellulare, anche se lei ammette: è continuamente provocato, lo sapevo che finiva così.

ma qualche giorno fa il delinquentello è arrivato in classe con un tirapugni in ferro con uncini sulle nocche: glielo mostra a mio nipote e gli dice: con questo ti ammazzo. allora mio nipote lo denuncia all’insegnante, ma il ragazzino dice che lo ha buttato giù dal gabinetto. Altri compagni dicono che non è vero, ce l’ha in cartella, l’insegnante non lo perquisisce per la sua……privacy!

adesso la situazione è esplosiva e mia sorella non sa cosa aspettarsi: oggi è andata a parlare con la scuola e le hanno candidamente detto che il ragazzino proviene da una famiglia con tanti problemi, non si può farci niente. anzi, siccome non potrebbe permettersi la gita scolastica gliela paga la scuola. Mia sorella gli dice che teme che la gita sia potenzialmente un momento pericoloso, e loro rispondono che allora è meglio che tenga a casa mio nipote!

sono basita. sono furibonda. le persone che girano la testa da un’altra parte e fanno finta di non vedere mi fanno andare il sangue alla testa, ma quando ci sono di mezzo bambini allora sbarello proprio

ma non so cosa consigliarle

signora non si lamenti!!!!

ieri vado di corsa a pagare l’abbonamento a figlio piccolo: niente da fare, sono passati 3 anni da quando ha cominciato ad usare l’autobus per andare a scuola e non c’è una volta che si ricordi di fare l’abbonamento prima della scadenza.

sono 3 anni che glielo ricordo cento volte, che gli do i soldi, ma alla fine lui ha capito che se si dimentica sono io che devo dargli i soldi per il biglietto giornaliero e se dovesse prendere una eventuale multa pago io pure quella, quindi a conti fatti sono io che ho interesse che vada via in ordine con l’abbonamento. mi fa girare le palle ma è la cruda verità….

così ieri sera entro di corsa in negozio, e dico sbuffando alla signora dall’altra parte del banco che ho un figlio incapace di pensare per le sue cose e sono proprio stufa

non si lamenti, signora! ieri è venuto qui un padre sull’orlo delle lacrime: ogni mese dava al figlio i soldi per l’autobus e lui in un anno di scuola non ha mai fatto l’abbonamento e ha preso 4 multe. adesso hanno cominciato ad arrivare e lui è quasi svenuto quando ha sentito l’importo da pagare e ha chiesto di rateizzare, è un operaio in cassaintegrazione, fa fatica anche a trovare i soldi per mangiare….’sti figli ti fanno sputare l’anima….e pensi che probabilmente sarà anche bocciato, quanti soldi buttati via…..

ussignur.