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va in scena il delirio per il compleanno di perfida suocera

non abbiamo mai avuto molti contatti con i parenti di mio marito, sia perchè mia suocera è una persona (mamma e nonna) assolutamente anafettiva ed avida, sia perchè i fratelli e sorella di mio marito sono, nella migliore delle ipotesi, delle sciagurate sanguisughe (per tacer del fatto che sono stupide, fannulloni, pieni di boria o con gravi problemi di ogni genere – droga, alcool, psichiatrici-)
ma stamattina, sorpresa! una bella chat di gruppo per organizzare gli 80 anni di perfida suocera

per cominciare bene figlia grande dice che non può esserci e ha una scusa validissima; deve fare da testimone e interprete per un’amica sudafricana che si sposa e non sa l’italiano, diretta skype con i parenti compresi
figlio piccolo dice subito che a lui non gliene frega nulla e non viene

ohmmmmm
ma la chat dei parenti si rivela una babele da scompisciarci, ne segue una parallela nel nostro guuppo famiglia e una separata tra me e mia figlia

ma the winner is….siamo tutti congiunti!

allora a sto compleanno sono invitati i miei cognati, con i rispettivi figli e morosi/e dei figli…teniamo conto che io non vedo nessuno da almeno un paio d’anni e che i morosi non li conosco, e una nipote ha invitato anche i genitori del moroso
la stessa nipote dice che non possiamo invitare l’unica parente in vita di mia suocera (una cara cugina con cui hanno sempre avuto rapporti) perchè dobbiamo invitare solo i parenti intimi…e i genitori del tuo moroso cosa c’entrano?

ma la chat si è fatta delirante quando io ho chiesto di informarci in quanti possiamo stare in ristorante, e mia nipote mi dice candidamente: ” ma zia siamo tutti congiunti, possiamo stare tutti insieme!!!” e ovviamente il resto dei parenti concorda.
in quel momento mi arriva un ws di figlia grande; “mamma ti prego trattieniti, non replicare, non vale la pena!!” , mio figlio passa per il mio ufficio e dice. “mamma non replicare, è inutili farli ragionare, secondo questo principio l’Italia è tutta fatta di congiunti, per la nota proprietà transitiva!!!”
io taccio, ma i figli non hanno tenuto conto del cane sciolto del loro padre, che già vorrebbe far tutto fuorchè una cena con i suoi parenti e così scrive: “ però io vi avverto, ho il covid, posso venire lo stesso? e non sapevo di essere congiunto ai parenti del tuo ragazzo, cara nipote, sono anche dentro al testamento?”

ho detto ai figli, vi preoccupavate tanto di me, e non avete tenuto conto di vostro padre…

stanotte dormi con zorro

ogni tanto capita di poter staccare la spina, prendersi degli spazi per se: quando si riesce a vincere la stanchezza, la fatica anche solo di pensare di organizzarsi, quando si superano i sensi di colpa che ci vogliono madri sempre disponibili, allora si riprende a ridere e a sentirsi ancora vive.
una compagna delle superiori, una di quelle mai sentite per 30 anni e recuperata dal prof per mettere in piedi la recita, ha deciso di convolare a nozze, alla splendida età di 50 anni
e noi potevamo lasciarci scappare l’occasione di festeggiare un addio al nubilato come si deve?
siamo partite in 5 sulla mia auto, che per l’occasione ho pulito….uno starnazzamento durato tutte le due ore di viaggio, compreso quando ci siamo perse in una stradina di montagna in valpolicella ( ragazze ma guardate che paesaggio stupendo! si, ma a me sembra che la casa della raffa sia nell’altra montagna….!)
insomma risate da matti: arriviamo in questo borgo minuscolo, tira un’arietta stupenda, nessuna zanzara, niente afa…..un paradiso davvero
ceniamo in una piccola osteria su una terrazza meravigliosa, io sono cotta di stanchezza ma penso che non voglio nemmeno dormire per non sprecare nemmeno un momento
e qualcun mi accontenta visto che di sonno ne abbiamo fatto poco; 6 ragazze dislocate per tutta la casa che urlano da una camera all’altra stupidaggini assurde.
io sono in camera con una amica di vecchia data (abbiamo fatto tutte le scuole, dalle elementari alle superiori insieme e vicine di casa); alle 2 di notte mi accorgo che le finestrelle non hanno tende e le dico:
“azz domattina siamo sveglie alle 5”

lei si alza, apre la borsa e sventola una bandana nera
“eh no, stanotte dormi con zorro”
e se la mette sugli occhi.

madonnasantissima rido ancora quando ci penso

sul pranzo dove siamo finite a ballare sopra i tavoli meglio…..sopravvolare

si va in scena (di nuovo????)

ci risiamo, se ci penso mi si strizza lo stomaco; sabato per la scuola, domenica per i parenti, puntuale come ogni anno le ex ragazze della III° D vanno in scena.

quest’anno si recita la Filumena Marturano e Sior todaro brontolon; io faccio la parte della cugina vedova Fortunata nel Todaro, mia figlia fa due parti Zanetta la nipote e Cecilia la servetta di Sior Todaro

siamo pazze da legare, non c’è altra spiegazione. Anche quest’anno ci siamo sobbarcate una montagna di km, copioni da imparare e infinite prove di sabato e domenica per arrivare a fare una cosa che ci manderà l’adrenalina a mille….sempre seguite dal nostro infaticabile prof, che anche se ormai non ci insegna più lettere ci delizia di lezioni di vita qua e là durante le prove

quest’anno ho un costume assurdo, con una gonna pesantissima, se non la sollevo finisco per terra ad ogni passo. e il cappello con la veletta, che mi sembra di avere i capelli negli occhi in continuazione e io ooooooooodio i capelli negli occhi

e così si recita di nuovo, in due palchi diversi (di cui uno non abbiamo mai visto), con problemi organizzativi assurdi (non sappiamo nemmeno se ci sono oggetti di scena da utilizzare); io domani parto e vado a stare da mia madre fino a domenica, e speriamo di uscirne vive.

l’altro giorno, durante una pausa al sole, una di noi ha detto: ragazze questo è davvero l’ultimo anno. se qualcuna di noi sente il bisogno di una botta di vita vi procuro un po’ di maria da fumare….

mi scusi, ma mia mamma è tutta eccitata

ieri sera io e figlia grande siamo andate a treviso perchè il comune aveva organizzato una serata con uno degli autori che amiamo, David Grossman. qualcuno con cui correre è un libro che abbiamo consumato, e poi purtroppo prestato, ( e mai restituito)

siamo arrivati molto presto perchè io temo sempre il problema parcheggi, e invece era in una sede meravigliosa, abbiamo mangiato un tramezzino e siamo corse a prenderci i posti in primafila

mancano pochi minuti e decido di andare in bagno; nei corridoi incontro un omino che mi sorride e mi dice: yeah!

io vado in bagno e penso: yeah??? non bastava buonasera?? ma perchè aveva il microfono? ….oddio è lui!!!! esco e lui passeggia nervosamente per il corridoio, mi risaluta e io non so davvero che dire, lo fisso col sorriso ebete e scappo via per paura di abbracciarlo

poi arriva, racconta il suo ultimo libro, racconta cosa vuol dire vivere in israele,  vivere in guerra…in inglese…e io capisco…..CAPISCO TUTTO????  ma come è possibile? io non capisco l’inglese, sono impedita da sempre nonostante esami e corsi e soggiorni all’estero. Ma lui si esprime pacatamente, usando parole semplici, staccando le frasi…e io capisco, sono in estasi

poi ci mettiamo in fila per farci firmare i libri; quando tocca a noi figlia grande scambia qualche parola (ho letto 3 volte il suo libro….) lui alza la testa, mi sorride e mi dice: ah, lei è la signora che ho incontrato in bagno!!

“si e mia madre è ancora eccitata per questo!

risata, stretta di mano, un’addetta ci spinge fuori dalla fila, dopo di noi ci saranno almeno 300 persone.

io rimango in stato di grazia per ore

e devo raccontare ancora che qui ho incontrato, dopo 35 anni, l’ultima morosa di mio marito, a cui ho bellamente soffiato il ragazzo. eravamo tanto amiche, non ci siamo più parlate.

ma che strano.

il club dell’utero (parte terza e ultima)

c’era da immaginarselo, il giorno dopo trasferiscono la più casinara, 6 stanze più in là. questo non le impedisce di venire in stanza nostra, spaparanzarsi sul letto con un vassoio di pasticcini (portati in reparto dal su bellissimo marito) e fare un dettagliato rapporto su tutto quello che accade in ospedale

” oggi hanno ricoverato una che deve essere operata anche lei all’utero, ma ha l’alzheimer e quindi si rifiuta i farsi operare….adesso le danno un blando sedativo, la figlia le dice che vanno a farsi un giro e poi zac…..la operano….quando si sveglia saranno cazzi…..invece avete sentito la telenovelas di quella una stanza più in là? lei ormai è avanti con la gravidanza, a quanto pare lui è sposato o comunque sta con un’altra e non glielo ha ancora detto e lei a ripetergli “cresci, cresci santiddio e cambia!!!!” ma non lo ha ancora capito che agli uomini puoi cambiargli solo i pannolini?volevo andare li a dirglielo, ragazza mia liberati di questo bambinone che adesso dovrai occuparti di quello che hai in pancia…….e avete visto la coppietta che è appena entrata? si comportano come quindicenni ma hanno quasi quarant’anni!!! baci bacetti e struciatine in attesa dell’operazione! ma prendetevi una stanza in albergo diommio!!! due ore in bagno sono rimasti…..che cavolo avranno fatto…..ma ha capito che dopo non può usarla per un bel pezzetto?? e basta baciarvi non siam mica nel set di bbbbiutiful!” 

dopo poche ore il microcosmo dell’ospedale crea amicizie e rapporti che legano tantissimo, la prima ad uscire viene accompagnata da tutte noi  come se fosse un capo di stato che lascia il paese, si volta e dice: “beh ragazze, grazie di tutto. è stato proprio divertente!”

oddio divertente mica troppo, ma dai si, adesso che sono qui a casa e faccio fatica a chiudere gli occhi davanti alla marea di cose da fare rimpiango l’ospedale che almeno venivo servita e riverita.

al momento di uscire la pazza scatenata dice, dammi il telefono che ti salvo il mio numero e quello delle altre, così quando possiamo uscire ce ne andiamo tutte in sciusceria (si, anche loro adesso lo chiamano così). Vedo che si salva il mio numero con Emily utero, e altrettanto fa con le altre.

“ma dai ahahahahha ma come hai salvato i nostri nomi????

così non facci confusione con altri nomi, e poi, noi non siamo il club dell’utero?

ussignuruzzo, ma si può non ridere?

il club dell’utero (parte seconda)

“Emily, ma secondo te quando possiamo ricominciare ad usarla?”

“perdonami cara, ma sono ancora rincoglionita dall’anestesia….usare cosa?”

“ma dai Emily!!!!  secondo te quando possiamo ricominciare a fare sesso?”

“oh cavolo non ci avevo pensato…chiediglielo al primario quando passa!”

“eh no glielo chiedi tu che hai la faccia più seria….”

“io al mio dico 6 mesi….così mi lascia in pace…..”

“ma sei fuori? 6 mesi? ma non ti piace far sesso con tuo marito?”

“beh insomma, se non lo facciamo non ne sento la mancanza….si si gli dico 6 mesi….”

“comunque guarda che non abbiamo mica solo un’entrata disponibile per il sesso…..”

“ehhhhhhhhhh???? ma tu sei matta! ieri sera non riuscivo nemmeno a farmi la peretta….”

“ragazze vi prego mi fa mal di pancia ridere, abbiate pietà della mia doppia operazione…..”

“guarda ti conosco da poco, ma te Emily mi dai proprio l’idea di una che è super organizzata, mai saputo di nessuno che entra per una cosa e visto che c’è si fa togliere anche l’appendicite….tu cosa pensi del sesso anale? che qui parlare di queste cose con santamariagoretti non mi diverto……..”

“ragazze, in questo momento rinuncerei a tutto il sesso del mondo per una porzione  di quel purè che avete sul vassoio…..”

“Emily mi raccomando, quando arriva il primario glielo chiedi tu quanto bisogna aspettare”

non credo che faccia bene ai punti ridere come pazze, ma questi giorni in ospedale sono stati molto divertenti, devo ammetterlo.

 

ci mancava solo la litigata (per fortuna siamo amici davvero)

sabato e domenica rose, suo marito e sua figlia hanno preso il camper e sono venuti da me. era una gita programmata da tempo, rimandata a luglio, ma finalmente siamo riusciti ad organizzarla.

il tempo è stato splendido, abbiamo fatto un bel giro nella grande città (e io sono sempre molto orgogliosa della mia città natia) e il giorno dopo invece giro al paesello (e qui mio marito si muoveva decisamente più a suo agio)

sono stata tanto felice. a volte ci si dimentica di quanto si sta bene quando si sta in compagnia di persone che stimi. suo marito mi ha anche insegnato a fare un caffè decente e sembra che ci siamo, forse ho capito come fare per non fare la solita cicoria

non ci siamo fatti mancare niente, neanche una bella azzuffatina tra me e mio marito; ero imbarazzata e avrei voluto sprofondare, ma almeno quando parlerò a rose dell’atteggiamento di re Mida di fronte alle cavolate del figlio, avrà ben presente la scena di sabato sera.

certo che sarebbe bello vivere più vicine

ma questo caffè è buonissimo!!!!!

c’è una cosa che i miei amici sanno bene, che il mio caffè fa schifo. Sono anni che si sbizzarriscono in consigli (cambia caffettiera, cambia guarnizione, usa acqua panna, usa caffè eccellente, mettila col fuoco basso, tieni aperto il coperchio…..) insomma ognuno dice la sua ma alla fine il mio caffè fa sempre schifo.

c’è chi è arrivato a sputarlo nel lavandino

ieri siamo andati al mare in camper: siamo andati in un posto che odio, ma non importa sarei andata all’inferno pur di non rimanere a casa a fare mestieri e vedere mio marito fuso col divano, tra gran premio e film idioti

la giornata è splendida, io fremo per andare a fare una camminata, temo la pioggia che abbiamo visto a casa, ma appena arriviamo mio marito vuol mangiare.

vabbè dai ti faccio un paio di panini, ma adesso ci muoviamo?

no dai, mi fai un caffè?

oddio. lui lo prende senza zucchero, diventa proprio imbevibile, ma velocemente glielo faccio, pur che si spicci

“ma questo caffè è buonissimo! strepitoso!!! come hai fatto? devi farlo sempre così!”

la sua faccia è sorridente, e mi guarda speranzoso, manco avessi trovato il segreto del sacro graal

“allora vediamo…la caffettiera era rimasta sporca dall’ultima volta, quindi da almeno un mese….l’acqua era quella rimasta in frigo ancora dal viaggio in polonia, quindi da almeno un mese e mezzo….poi vediamo…ah si il caffè è quello rimasto aperto dalle vacanze…. sarà dura ripetere una serie di schifezze così!

la faccia di mio marito passa da entusiastica a disgustata con una sequenza comicissima e urla: “ma tu sei una criminale!”

e io comincio a ridere, ridere, ridere, non riesco a fermarmi, al sua faccia è troppo comica, mi lacrimano gli occhi e mi fa mal di pancia a forza di ridere, e alla fine ride anche lui come un pazzo

siamo proprio due cretini

domani i tuoi vanno al banco

ecco, la responsabile dell’OIPA mi ha detto la fatidica frase:

domani i tuoi vanno al banco, che significa che domani saranno esposti in una specie di bancarella al mercato per essere adottati.

azz

sono miei

appena entro in casa arrivano tutti e 4 di corsa

qualunque lavoro faccio si dispongono tutti insieme per osservarmi e giocare.

ogni volta che mi siedo al pc sul divano corrono ad accaparrarsi i posti migliori addosso a me

persino mio marito li guarda giocare e si fa delle sonore risate, ha dato un nome a tutti e 4 e si diverte a fotografarli quando fanno el mucio (il mucchio)

ma domani i miei vanno al banco, il che vuol dire che potrebbero essere adottati e in teoria lo devo proprio sperare

la dura vita della mamma in affido!

el mucio

el mucio

ogni volta che si parla di mondiali mi viene in mente

ho sempre amato i mondiali di calcio perchè il fatto che l’intera italia si fermasse a fissare una decina di persone in mutande che correvano dietro a una palla mi permetteva di andare su e giù dal mare a trovare i figli senza trovare nessuno per strada.

in uno di questi viaggi nel deserto della pianua padana stavo ascoltando la radio, forse caterpillar che chiedevano cosa facevano durante le partite

“io trombo come un riccio con la mia morosa” racconta un ragazzo che chiama “perchè quel coglione del marito è uno di quelli che si ritrova con gli amici a bere birra ed esaltarsi e poi a sfinirsi in lunghissime discussioni sul livello tecnico delle parate e noi sappiamo che abbiamo la casa libera per un sacco di ore. per cui spero tanto che l’italia arrivi in finale perchè questo mi assicura sesso fenomenale”

credo che quelli in radio siano rimasti zitti per un minuto buono

io mi sono fatta una risata micidiale e ho fatto il tifo per l’italia, per la prima volta