35 anni fa, quando frequentavo la famiglia di mio marito, rimanevo sempre sconcertata dall’uso massiccio di televisione: era praticamente sempre accesa, in ogni angolo della casa, soprattutto in cucina
al’ora di pranzo guardavano tutti inebetiti una soap opera, Capitol.
parlava delle vicende della Washington degli anni ’80, tra lusso, deputati e storie d’amore contrastate, stile Romeo e Giulietta. Va da se’ che era l’unico argomento di conversazione durante il pranzo, e col tempo ho capito che era meglio parlare di Capitol piuttosto che di lavoro….
mi ricordo che finii per appassionarmi anche io a queste vicende dei Clegg e dei Mc Endless e che a casa mia guardavano con molto sospetto questa mia strana abitudine, che poi mantenni anche dopo sposata finchè la telenovelas si interruppe all’improvviso, penso soppiantata da Beautilful (no, non ho cominciato a vedere quella)
insomma torniamo ai giorni nostri.
non mi ricordo perchè,ah si, in occasione di una visita a Roma dell’attore che impersonava Trey Clegg, mio marito mi dice che su YouTube qualcuno si era preso la briga di caricare le 500 puntate da 1 ora ciascuna di Capitol, e così’ ho ricominciato a guardarle… oddio, ascoltarle più che altro. Le mettevo sul cellulare e mi accompagnavano durante la giornata, mentre guidavo, mentre cucinavo o sistemavo casa.
all’inizio ero piuttosto critica, ormai le sit com ci hanno abituato ad altri standard, e questa mi sembrava naif e poco credibile, ma alla fine sono entrata nuovamente nella storia
ma la cosa incredibile è che ricordavo perfettamente quello che avevo pensato mentre le guardavo 35 anni fa, dove ero e cosa facevo…è stato surreale. Mi sono ritrovata nella mia casa nuova, alle prese con tutti elettrodomestici di cui non sapevo l’uso, di una vita nuova tutta da vivere.
E’ stato un viaggio nella memoria bellissimo, e quando è finito mi sono ritrovata un po’ più sola
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