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certe cose non cambiano mai

tempo fa ho riletto le cose che scrivevo nel blog su mio figlio
anni di litigate, incomprensioni, ansie, problemi a non finire; capivo benissimo che alla radice di questo c’erano due fattori che insieme hanno fatto il disastro educativo con mio figlio: l’incapacità di mio marito di fare squadra con me e la sua difficoltà (su cui servirebbe l’aiuto di uno psicologo) di essere severo con suo figlio.Sicuramente la mia parte l’ho fatta anche io, ma ovviamente mi è più facile vedere le colpe di mio marito
non ce la fa proprio, è più forte di lui: lo giustifica sempre, lo spalleggia sempre, lo scusa sempre.
Ora le cose sono cambiate, il ragazzino problematico è diventato un uomo che lavora ed è una risorsa per la famiglia e l’azienda, ma le dinamiche sono sempre le stesse

ieri mattina alle 7.00 noi stiamo tornando dalla montagna; abbiamo preso una nuova abitudine, alla sera, finito il lavoro, il tempo di una doccia e poi via, dopo 45 minuti siamo in montagna dove ci aspetta il nostro camper
cena, film, dormita sotto i piumini e alla mattina presto si riparte
Figlio piccolo ci fa il piacere di andare prima in azienda, perchè i dipendenti hanno preso l’abitudine di arrivare prima, far colazione tutti insieme e quindi hanno bisogno che qualcuno apra l’appartamento che hanno a loro disposizione
ma mio marito vede dalle telecamere che sono tutti fuori ad aspettare lui, quindi mi dice di chiamarlo.
“dove sei?” gli dico al telefono
lui mi dice che sta entrando in quel momento in azienda, ok tutto a posto
ma a mio marito parte la crisi isterica. “tu non devi dirgli dove sei, sembri la santa inquisizione! devi dirgli tutto bene? così lui non si sente sempre giudicato da te!”
“ma che cavolo dici? non devo mica camminare sulle uova quando parlo con mio figlio, non è mica un malato di mente! ma perchè lo tratti come se fosse un bimbo?”
e così stiamo già litigando di mattina presto
me le ero dimenticate queste “azzuffatine” , ma certe cose non cambiano mai

l’imprenditore e il vecchietto un po’ matto

ieri mattina mi arriva una foto da figlio piccolo, c’è suo padre seduto sotto uno dei pini dell’azienda su una panchina, e sta parlando con un vecchietto che non conosco
“chi è? Non lo conosco”
“ah nemmeno lui”
ok penso, qui il caldo fa male a tutti
invece poi a pranzo mi raccontano che mio figlio vede questo signore che, in ciabatte, si aggira per l’azienda.
gli corre incontro e lo ferma, gli dice che dentro non si può stare, ma appena gli parla capisce che non è tanto centrato e quindi si precipita a chiamare la ragazza dell’amministrazione che è la nostra responsabile del pronto soccorso
lei capisce subito che si è perso, e chiama l’ospedale
ma bisogna trattenerlo lì ed aspettare l’arrivo dell’autoambulanza, e così mio marito prende una panchina e la mette sotto l’albero e lo invita a chiacchierare
“ma scusa, di cosa avete parlato?”
“ma di niente e di tutto. Quando si fermava bastava fargli una domanda qualsiasi e ricominciava a parlare a vanvera, l’importante era trattenerlo lì, ma ad un certo punto voleva andarsene, si è alzato e io non sapevo più che fare , ma in quel momento è arrivata l’autoambulanza. Poi è arrivata anche la moglie, si vergognava tanto poverina, ha detto che era scappato stamattina e che lo stavano cercando tutti. Ma cosa c’è da vergognarsi, la malattia mentale è come le altre, mica ci si vergogna di avere il cancro”
“ma quanto tempo sei rimasto con lui?”
“almeno 40 minuti…”
“quindi tu, che non hai tempo per nessuno e non ti interessa nessuno, hai trovato l’empatia per perdere 40 minuti con un vecchietto sconosciuto?”
a volte mio marito mi sorprende proprio

va in scena il delirio per il compleanno di perfida suocera

non abbiamo mai avuto molti contatti con i parenti di mio marito, sia perchè mia suocera è una persona (mamma e nonna) assolutamente anafettiva ed avida, sia perchè i fratelli e sorella di mio marito sono, nella migliore delle ipotesi, delle sciagurate sanguisughe (per tacer del fatto che sono stupide, fannulloni, pieni di boria o con gravi problemi di ogni genere – droga, alcool, psichiatrici-)
ma stamattina, sorpresa! una bella chat di gruppo per organizzare gli 80 anni di perfida suocera

per cominciare bene figlia grande dice che non può esserci e ha una scusa validissima; deve fare da testimone e interprete per un’amica sudafricana che si sposa e non sa l’italiano, diretta skype con i parenti compresi
figlio piccolo dice subito che a lui non gliene frega nulla e non viene

ohmmmmm
ma la chat dei parenti si rivela una babele da scompisciarci, ne segue una parallela nel nostro guuppo famiglia e una separata tra me e mia figlia

ma the winner is….siamo tutti congiunti!

allora a sto compleanno sono invitati i miei cognati, con i rispettivi figli e morosi/e dei figli…teniamo conto che io non vedo nessuno da almeno un paio d’anni e che i morosi non li conosco, e una nipote ha invitato anche i genitori del moroso
la stessa nipote dice che non possiamo invitare l’unica parente in vita di mia suocera (una cara cugina con cui hanno sempre avuto rapporti) perchè dobbiamo invitare solo i parenti intimi…e i genitori del tuo moroso cosa c’entrano?

ma la chat si è fatta delirante quando io ho chiesto di informarci in quanti possiamo stare in ristorante, e mia nipote mi dice candidamente: ” ma zia siamo tutti congiunti, possiamo stare tutti insieme!!!” e ovviamente il resto dei parenti concorda.
in quel momento mi arriva un ws di figlia grande; “mamma ti prego trattieniti, non replicare, non vale la pena!!” , mio figlio passa per il mio ufficio e dice. “mamma non replicare, è inutili farli ragionare, secondo questo principio l’Italia è tutta fatta di congiunti, per la nota proprietà transitiva!!!”
io taccio, ma i figli non hanno tenuto conto del cane sciolto del loro padre, che già vorrebbe far tutto fuorchè una cena con i suoi parenti e così scrive: “ però io vi avverto, ho il covid, posso venire lo stesso? e non sapevo di essere congiunto ai parenti del tuo ragazzo, cara nipote, sono anche dentro al testamento?”

ho detto ai figli, vi preoccupavate tanto di me, e non avete tenuto conto di vostro padre…

ma se ci sono arrivata io….

una delle tante cose che sono capitate in questa quarantena è stata la scomparsa del nostro gattone Red.
a differenza degli altri, che escono in giardino e in strada, lui vive terrorizzato da tutto.
io gli dico spesso che la felicità è oltre la sua paura ma mi guarda con il musetto sbieco e ci manca poco che mi faccia il dito medio…per dire ci ha messo 2 anni per uscire allo scoperto quando c’era la morosa di figlio piccolo, scappa terrorizzato quando suona il campanello di casa e odia la donna delle pulizie
E’ infatti il primo giorno di ritorno al lavoro della signora delle pulizie, probabilmente agitato dalla profusione di uso dell’aspirapolvere, è scappato fuori in giardino e ne abbiamo perse le tracce
un’agitazione assurda ha preso tutti, perchè è come se si fosse perso un bimbo di 5 anni; e così figlio piccolo ha cominciato a fare delle ronde in giro per il quartiere, figlia grande ad allertare facebook, ma del gatto nessuna traccia.
insomma avevo un piede rotto che mi faceva un male cane, in balia di mio marito e mio figlio, senza nessun aiuto esterno, il cane ammalato che dovevo sopprimere, la figlia lontana, ogni tanto degli eczemi pruriginosi mi facevano andare ai pazzi e comunque mio marito era abbondantemente oltre la pazzia, perchè durante la quarantena non ha mai dormito una notte intera, agitatissimo per la situazione economica
insomma in questo contesto una sera sento il battito che accelera, lo misuro dall’orologio e vedo che ho 170 battiti…provo a mettermi tranquilla ma non si calma, insomma per farla breve corsa al pronto soccorso
mi fanno le cose di routine, tra l’altro 20 gocce di benzodiazepine (ho dormito da dio tutta la notte!!!) e non c’è nulla che non va
sono rimasta li un paio d’ore e ho potuto osservare il lavoro di medici e infermieri; bardati con doppi guanti, mascherine, visiera di plastica, sovrascarpe…poi uno telefona, poi passa la cornetta all’altro, che poi la passa a un terzo. Nessuno disinfetta il telefono, nessuno si protegge l’orecchio…e questo è successo un bel po’ di volte.
ma possibile che nessuno ci abbia pensato?
ah. siamo tornati a notte fonda, e il gatto era sotto al camper che piangeva…prima gioia del mese

il bonus pazienza

la prima cosa che mi ha colpito di mio marito è stata la sua calma
in dieci anni, più o meno, prima del matrimonio, non l’ho mai, mai, mai sentito imprecare, alzare la voce, incazzarsi. Mai.Ero io quella incazzosa, arrogante, dispotica, capricciosa, egoista, egocentrica e assolutamente volubile d’umore. Lui mi ascoltava esplodere e gridare e poi diceva frasi del genere : la vita è fatta così, guarda avanti e lascia perdere.
A volte mi faceva girare le balle ancora più veloci, molto spesso gli davo retta
forse è per questo che negli anni dopo mi sono ritrovata dentro di me intatta tutta la pazienza che come esseri umani, abbiamo a disposizione
durante questi 30 anni di matrimonio, non saprei dire quando (ma deve essere successo presto), l’uomo calmo ed equilibrato che avevo sposato si è trasformato in un arrogante, isterico, aggressivo, maleducato e prepotente marito. ehhh lo so, non è carino da dire ma è la verità

ma era tutto molto sopportabile quando avevamo vite parallele; lui stava in ufficio tutto il giorno, io lavoravo e stavo con i ragazzi. poche ore e poche occasioni per sopportare i suoi sbalzi d’umore
poi abbiamo deciso di lavorare insieme (cioè, io non so ancora quando ho preso questa decisione, ma vabbè) e le cose si sono complicate, ma fino a un mese fa io mi ricavavo ampi spazi di autonomia da lui e tutto era sotto controllo.
la pazienza che ho dentro di me nei suoi confronti si esauriva alla sera, ma si tirava avanti

da un mese a questa parte il mio signore e padrone ha deciso che devo stare in ufficio full time, più o meno come lui, con buona pace di una casa enorme da gestire, del mio volontariato e dei miei spazi (parrucchiera? estetista? amiche per una pizza? il tempo per fare questo non è pervenuto).
e così anche la mia immensa e quasi infinita pazienza si esaurisce sempre prima, oggi per dire alle 10 l’aveva già consumata tutta
la tentazione di salire in macchina e non tornare più è sempre più forte, e dopo tutti a chiedersi il perchè

il primo vaffanc di san valentino

“sto stampando gli ordini, ti servono anche gli allegati? altrimenti evito di fotocopiarli”
“no, no a me non servono, ho già tutto registrato”
“ah credevo che dovessi passarglieli all’ufficio tecnico…ok non ti faccio la copia anche per te”
“no, no! a me serve la copia, altrimenti come faccio?”
…..
“marito adorato, cuore del mio cuore, vuoi accendere il cervello quando ti parlo? sarebbe bello parlare con uno che sa cosa dice”
“moglie carissima, lo sai che giorno è? se vuoi uno straccio di festa degli innamorati sii più dolce col tuo super marito”
“super marito, vaffanculo va”
e così anche questo San Valentino lo abbiamo archiviato

AGGIORNAMENTO DELLE 10.30

“guarda che marito adorabile che sono” e mi mette sulla scrivania due cioccolatini

“grazie del pensiero, ma stamattina mi hai già fatto venire bruciore di stomaco”

faccetta triste sua. i cioccolatini giacciono inermi sulla scrivania e hanno subito molteplici attacchi da parte del figlio, che sembra sempre reduce da un mese di digiuno.

la dinamitarda che c’è in me

io non sogno mai, e non sopporto chi ti ammorba raccontandoti i suoi sogni
figlia grande era così; quando facevamo colazione tutti e tre insieme(mi sembra distante anni luce), lei parlava tutto il tempo dei suoi sogni.
io e figlio piccolo ci guardavamo e con gli occhi ci dicevamo, nell’ordine:
ma che cavolo sta a di?
ah è un sogno
ma perchè non sta zitta?
….
ma stanotte ho fatto un sogno che stamattina ho ricordato perfettamente, e glielo racconto a mio marito
“…e insomma con la dinamite ho fatto saltare in aria la macchina con questo tizio dentro, e poi mi sono svegliata spaventatissima perchè ho pensato: e se ho preso accidentalmente anche un gattino randagio? e poi ho ripassato tutte le tecniche apprese in anni di C.S.I. per nascondere le prove…sono stata sveglia un bel pezzo a pensarci…poi mi sono convinta che era un sogno e mi sono addormentata”
“scusami, ti sei angosciata per il gattino, per le le prove…ma chi hai ammazzato?”
“boh, che ne so uno che mi stava sicuramente sulle palle, magari eri tu…non lo so”

penso che andrà avanti a rinfacciarmi questa risposta per mesi

le domeniche in camper

questo sabato siamo riusciti a partire col camper (memore della settimana scorsa…)
destinazione mare, che a me piace più d’inverno che d’estate; arriviamo in un’oasi protetta, 11 km di sabbia e pineta senza traccia umana…non c’è nessuno, anche se il parcheggio è enorme
cena veloce,qualche puntata di the big bang theory e poi a nanna, leggo 4 pagine e mi addormento
mi risveglio 12 ore dopo
12 ore
mai successo in vita

….
colazione abbondante e poi fuori, una luuuuuuunghissima passeggiata in spiaggia. La giornata non è di sole ma non piove e non tira vento, camminare in riva al mare è stupendo
al rientro mio marito accende un piccolo barbecue con una ventolina che gira (roba da camperisti) e dopo pochi minuti ci cucina un bel pesce, polenta (per lui) e le pannocchie (per me)
un litro di pinot fermo in due
un po’ di lettura per me, un po’ di pc per lui
lui mi interrompe per dirmi le cazzate che legge in facebook, io non voglio dirgli perchè ogni tanto rido (gli ho spiegato che non può fargli ridere se non ha letto il resto del libro, ma lui insiste, dimmelo dai, per poi dirmi: non fa per niente ridere….!)
poi ci mettiamo a parlare di lavoro e ci incazziamo così tanto che nel giro di 10 minuti siamo pronti a tornare a casa.
non ce le meritiamo neanche domeniche così

le risposte sono tutte nei libri ( o nei corsi)

un mio vecchio moroso ( che ha cercato di rintracciarmi su facebook ma io ho mentito spudoratamente dicendo che non sono io!!!!) mi diceva sempre che ero la sua “albachiara” perchè passavo tantissimo tempo a leggere e mi diceva sempre “ma pensi che ci siano tutte le risposte nei libri?” (ho fatto bene a mollarlo….)

però in effetti non sono molto cambiata, leggo ancora tantissimo e spesso trovo le risposte in qualche vita vissuta da altri. Ma ultimamente ho deciso che ci vuole l’artiglieria pesante perchè sto esaurendo la pazienza e quindi mi sono iscritta a vari corsi.
uno di questo si chiama “come parlare per farsi ascoltare”
non c’è bisogno di dire da chi voglio farmi ascoltare
dopo 16 ore di corso ho già capito che faccio già tutto di quello che suggeriscono, anzi, ho dato un paio di consigli che sono stati reputati molto interessanti.
sto perdendo le speranze….

Botswana che??

quest’anno facciamo 30 anni di matrimonio.
come ci siamo arrivati non lo so, ma il calendario non mente. 40 anni che stiamo insieme, una vita.
in questi anni molti anniversari non li abbiamo festeggiati: o perchè stavamo litigando ferocemente, o perchè c’erano problemi economici allucinanti ad avere la priorità, o perchè semplicemente ce ne dimenticavamo, nella confusione generale
ma quest’anno ho detto: si festeggia per benino, facciamo un viaggio di quelli che fanno le persone normali, aereo e resort, voglio stare in spiaggia con un libro e un mojito in mano (magari il 16° libro di outlander, che la Gabaldon mi sta facendo penare)
“praticamente un viaggio nazionalpopolare”
“non me ne frega niente di essere banale, è il mio anniversario, lo voglio così”
“ci romperemo le balle dopo 10 minuti!
“pazienza, cercheremo di non farlo”
“ho una proposta, non vuoi sentire cosa mi piacerebbe tanto fare?”
“dai sentiamo…. non voglio sentire viaggi avventura, non voglio nemmeno pensarci al viaggio, voglio fare il pacco postale, il turista non pensante”
“allora….ho una meta che ti farà impazzire, sono sicuro che sarai felice…Botswana!”
“….amore, non so manco dove stia…mi sa di paese africano, vero?”
“Emily, la tua ignoranza in geografia è abissale, dovresti fare qualcosa. Il Botswana è una repubblica africana che è considerata la Svizzera dell’africa, guarda qui dove si trova”
“ma non ha nemmeno il mare! e che me ne frega della svizzera. non mi piace nemmeno la svizzera! poi arriva un colpo di stato e rimaniamo li per sempre, in quel posto dimenticato da dio senza nemmeno una spiaggia!”
“ma tesoro, possiamo fare i safari! ci noleggiamo una macchina con la tenda sopra, non vuoi vedere i leoni nel loro habitat naturale?”
“NON ME NE FREGA UNA BEATA CIPPA DEI LEONI VOGLIO IL MIO MOJITO ,LA MIA SPIAGGIA E IL MIO LIBRO!!!!”
“ALLORA ANDREMO IN DUE POSTI DIVERSI!!”
“MI SEMBRA UN’OTTIMA IDEA!!!!!”

ah, meraviglioso come viaggio di anniversario di nozze, ognuno per conto suo