ah dolce rientro in ufficio, l’aria condizionata gelida in ufficio e il caldo terribile fuori, mio marito che sclera e da di matto e dopo due secondi mi pizzica il sedere, mio figlio che mi abbraccia felice e poi scopro che ha organizzato la sagra della porchetta nel giardino di casa, i gatti che arrivano di corsa e scopro che ne manca uno
quest’anno vacanze italiane, anche se il bagno di folla tra i camperisti italiani è stato peggio di come l’avevamo pensato; fino all’ultimo mio marito ha pensato di prendere un traghetto a Brindisi per la Grecia, poi abbiamo deviato verso la Calabria
calabria…sono passati 20 anni dall’ultima volta, e anche allora siamo praticamente scappati, e nel frattempo non è cambiato molto. Anzi nulla
il mare è stupendo, si mangia da dio e le persone sono cordiali…tutto il resto non bisogna guardarlo
le immondizie in ogni dove, l’acqua non potabile, cani randagi ovunque, servizi approssimativi. Ma quest’anno abbiamo toccato vette incredibili con le misure per il covid, assolutamente inesistenti: ci mancava solo che si mettessero a ridere quando ti vedevano con la mascherina e ti dicono non c’è nehhhh coviddì, stia traquilla, è un complotto del governo per farci chiudere!!!!
c’è una disposizione che vieta le discoteche? e noi facciamo partire alle 23.00 una disco dance (sempre le stesse musiche, brigitte bardoooo bardò, bandoleiro!, nel continente nero…) col volume altissimo fino alle 2.00 e oltre, ora in cui di solito mi decidevo a mettere i tappi sulle orecchie
vai al ristorante e aspetti, dopo circa mezz’ora ti chiedono se hai ordinato, tu fai notare che non hai manco il menù, allora ti portano un fogliettino scritto a mano da un bimbo di prima elementare dove è scritto più o meno quello che si mangia… e così passa un’altra mezz’ora
chiedo una radler, mi guardano con occhi spalancati e mi dice il cameriere, rigorosamente senza mascherina, che loro questi intrugli stranieri non li fanno
facciamo un giro in un paesino turistico e nella via pedonale c’è la folla di piazza san marco al 25 aprile, nessuno con la mascherina
hanno avuto un’occasione d’oro quest’anno, tantissima gente abituata ad andare all’estero ha ripiegato sull’Italia, qualunque struttura era piena da scoppiare, ma che l’abbiano saputa sfruttare non credo proprio
la calabria avrebbe tutto per vivere di turismo, perchè ha natura, storia, archeologia, arte, cibo e clima, ma non ha strade, infrastrutture, cultura.
ehh lo so che adesso qualcuno si sentirà punto sul vivo, ma giro il mondo da quando avevo 5 anni e riesco a dare un giudizio obiettivo. Mio marito dice che se non si potrà viaggiare all’estero nemmeno a natale ci riproveremo d’inverno, io l’ho guardato con sospetto, non ci penso proprio a fare il bis, ci sarà un motivo se in questi anni siamo andati 9 volte in sicilia…
e al ritorno abbiamo avuto anche il brivido: in autostrada è esplosa una gomma: con freddezza mio marito è riuscito ad accostare, darmi il giubbotto catarinfrangente e a intimarmi di uscire e allontanarmi dal camper, chiamare dei soccorsi e giro sopra il carro attrezzi
poi decidiamo che lui torna in scooter (eravamo a 200 km da casa) e io mi fermo nel parcheggio dell’officina per aspettare la gomma; io ceno, mi faccio la doccia e vado a letto tranquilla
mi chiama mio nipote e mi dice: zia, ma lo zio è impazzito! ti ha lasciato su un camper, in una zona industriale, di notte….come una tr@ia!!!!
ah santo ragazzo, mi fai sempre ridere anche quando non ne ho voglia