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e se sei in difficoltà, sorridi

in questi giorno ho cominciato un po’ di cose, chissà dove mi porteranno
una però ho già capito che sarà cosa buona e giusta, ho iniziato yoga
ho necessità di riprendere a fare movimento, ma la mia caviglia è ancora gonfia e non riesco a capire quando potrò di nuovo essere in forma: ho prenotato di nuovo i rx, secondo la fisioterapista potrebbe essere ancora rotta, assurdo
così ho iniziato questa settimana, tappettino, copertina, abbigliamento comodo
la lezione non è stata agevolissima, chi ha l’idea dello yoga di un’ora di rilassamento e fancazzismo (quella che avevo io) sbaglia di grosso, sono riuscita anche a sudare

l’insegnante mi piace, è molto zen e dopo una giornata passata in ufficio tra mio marito e mio figlio è un balsamo; non sono una persona molto spirituale, anzi, sono molto terra terra però mi è piaciuta una frase che ha detto: “e se sei in difficoltà, sorridi, vedrai che i messaggi che mandi al corpo ti aiuteranno a superare il problema
ora, non lo so se il mio corpo percepisce il sorriso, ma ho notato che spesso infastidisce il marito/capo che urla come un forsennato, e spesso lo fa smettere

per me è già un successo

noncenehhhhhcoviddì

ah dolce rientro in ufficio, l’aria condizionata gelida in ufficio e il caldo terribile fuori, mio marito che sclera e da di matto e dopo due secondi mi pizzica il sedere, mio figlio che mi abbraccia felice e poi scopro che ha organizzato la sagra della porchetta nel giardino di casa, i gatti che arrivano di corsa e scopro che ne manca uno
quest’anno vacanze italiane, anche se il bagno di folla tra i camperisti italiani è stato peggio di come l’avevamo pensato; fino all’ultimo mio marito ha pensato di prendere un traghetto a Brindisi per la Grecia, poi abbiamo deviato verso la Calabria

calabria…sono passati 20 anni dall’ultima volta, e anche allora siamo praticamente scappati, e nel frattempo non è cambiato molto. Anzi nulla

il mare è stupendo, si mangia da dio e le persone sono cordiali…tutto il resto non bisogna guardarlo

le immondizie in ogni dove, l’acqua non potabile, cani randagi ovunque, servizi approssimativi. Ma quest’anno abbiamo toccato vette incredibili con le misure per il covid, assolutamente inesistenti: ci mancava solo che si mettessero a ridere quando ti vedevano con la mascherina e ti dicono non c’è nehhhh coviddì, stia traquilla, è un complotto del governo per farci chiudere!!!!
c’è una disposizione che vieta le discoteche? e noi facciamo partire alle 23.00 una disco dance (sempre le stesse musiche, brigitte bardoooo bardò, bandoleiro!, nel continente nero…) col volume altissimo fino alle 2.00 e oltre, ora in cui di solito mi decidevo a mettere i tappi sulle orecchie
vai al ristorante e aspetti, dopo circa mezz’ora ti chiedono se hai ordinato, tu fai notare che non hai manco il menù, allora ti portano un fogliettino scritto a mano da un bimbo di prima elementare dove è scritto più o meno quello che si mangia… e così passa un’altra mezz’ora
chiedo una radler, mi guardano con occhi spalancati e mi dice il cameriere, rigorosamente senza mascherina, che loro questi intrugli stranieri non li fanno
facciamo un giro in un paesino turistico e nella via pedonale c’è la folla di piazza san marco al 25 aprile, nessuno con la mascherina
hanno avuto un’occasione d’oro quest’anno, tantissima gente abituata ad andare all’estero ha ripiegato sull’Italia, qualunque struttura era piena da scoppiare, ma che l’abbiano saputa sfruttare non credo proprio

la calabria avrebbe tutto per vivere di turismo, perchè ha natura, storia, archeologia, arte, cibo e clima, ma non ha strade, infrastrutture, cultura.
ehh lo so che adesso qualcuno si sentirà punto sul vivo, ma giro il mondo da quando avevo 5 anni e riesco a dare un giudizio obiettivo. Mio marito dice che se non si potrà viaggiare all’estero nemmeno a natale ci riproveremo d’inverno, io l’ho guardato con sospetto, non ci penso proprio a fare il bis, ci sarà un motivo se in questi anni siamo andati 9 volte in sicilia…

e al ritorno abbiamo avuto anche il brivido: in autostrada è esplosa una gomma: con freddezza mio marito è riuscito ad accostare, darmi il giubbotto catarinfrangente e a intimarmi di uscire e allontanarmi dal camper, chiamare dei soccorsi e giro sopra il carro attrezzi
poi decidiamo che lui torna in scooter (eravamo a 200 km da casa) e io mi fermo nel parcheggio dell’officina per aspettare la gomma; io ceno, mi faccio la doccia e vado a letto tranquilla
mi chiama mio nipote e mi dice: zia, ma lo zio è impazzito! ti ha lasciato su un camper, in una zona industriale, di notte….come una tr@ia!!!!
ah santo ragazzo, mi fai sempre ridere anche quando non ne ho voglia

le volontarie, queste rompiballe

il nostro gruppo di volontariato fa molte adozioni, ma sotto ogni affido c’è un lungo e laborioso lavoro di scelta
metti un annuncio, chiamano da zero persone (gatto tigrato oppure nero, oppure con patologie e adulto) dalle venti e più se il gatto è cucciolo, certosino, a pelo lungo
ehhh già, l’occhio vuole la sua parte
comunque la volontaria che fa le adozioni ha il compito di rispondere a tutti, parlarci almeno un’ora, capire se ha altri animali, se ha esperienza, se ha intenzione di sterilizzare, di curarlo in caso di malattia, se ha figli psicopatici ecc ecc ecc
quelle più solerti fanno anche una visita a casa, balconi in sicurezza e altro. A volte si scopre che l’adottante è una accumulatrice compulsiva di gatti, o che vive in un monolocale con 4 cani di grossa taglia, e altre cosine interessanti
quindi, quando decide per un affido, dietro c’è sempre un gran lavoro di tempo, pazienza e organizzazione, e nella maggioranza dei casi le adozioni vanno a buon fine
l’anno scorso ho portato io una coppia di gattine, una bianca e una nera, a un ragazzo single; dopo un anno mi richiama e dice che ha una nuova fidanzata che non vuole la gatta nera, perchè porta male. Dopo ore di estenuanti telefonate sono riuscita a farmele dare entrambe, e il suo nome è finito in una lista che ci passiamo noi volontarie
un mese fa ho fatto un’adozione a una coppia con due bambini, e quando sono venuto a prendere i due cuccioli invece di un trasportino avevano una lettiera con la porta basculante…i miei sensori dicono di non darglieli, ma devo liberare lo stallo, 5 gattini in una situazione di pericolo aspettano di arrivare da me, quindi ci metto i gatti e ci faccio due giri di scotch per evitare che scappino
poi non li sentiamo più, li chiamiamo tante volte ma non abbiamo notizie
allora mi iscrivo al sito di facebook del suo paesello e lo cerco lì, finalmente si fa vivo. Nessun problema, solo che non aveva voglia di rispondere alle decine di messaggi e chiamate
….
ah quanto rompono le scatole queste volontarie, che dopo averci messo la casa, soldi, tempo e fatica, pretendono pure di sapere che i gattini affidati stanno bene

certe cose non cambiano mai

tempo fa ho riletto le cose che scrivevo nel blog su mio figlio
anni di litigate, incomprensioni, ansie, problemi a non finire; capivo benissimo che alla radice di questo c’erano due fattori che insieme hanno fatto il disastro educativo con mio figlio: l’incapacità di mio marito di fare squadra con me e la sua difficoltà (su cui servirebbe l’aiuto di uno psicologo) di essere severo con suo figlio.Sicuramente la mia parte l’ho fatta anche io, ma ovviamente mi è più facile vedere le colpe di mio marito
non ce la fa proprio, è più forte di lui: lo giustifica sempre, lo spalleggia sempre, lo scusa sempre.
Ora le cose sono cambiate, il ragazzino problematico è diventato un uomo che lavora ed è una risorsa per la famiglia e l’azienda, ma le dinamiche sono sempre le stesse

ieri mattina alle 7.00 noi stiamo tornando dalla montagna; abbiamo preso una nuova abitudine, alla sera, finito il lavoro, il tempo di una doccia e poi via, dopo 45 minuti siamo in montagna dove ci aspetta il nostro camper
cena, film, dormita sotto i piumini e alla mattina presto si riparte
Figlio piccolo ci fa il piacere di andare prima in azienda, perchè i dipendenti hanno preso l’abitudine di arrivare prima, far colazione tutti insieme e quindi hanno bisogno che qualcuno apra l’appartamento che hanno a loro disposizione
ma mio marito vede dalle telecamere che sono tutti fuori ad aspettare lui, quindi mi dice di chiamarlo.
“dove sei?” gli dico al telefono
lui mi dice che sta entrando in quel momento in azienda, ok tutto a posto
ma a mio marito parte la crisi isterica. “tu non devi dirgli dove sei, sembri la santa inquisizione! devi dirgli tutto bene? così lui non si sente sempre giudicato da te!”
“ma che cavolo dici? non devo mica camminare sulle uova quando parlo con mio figlio, non è mica un malato di mente! ma perchè lo tratti come se fosse un bimbo?”
e così stiamo già litigando di mattina presto
me le ero dimenticate queste “azzuffatine” , ma certe cose non cambiano mai

va in scena il delirio per il compleanno di perfida suocera

non abbiamo mai avuto molti contatti con i parenti di mio marito, sia perchè mia suocera è una persona (mamma e nonna) assolutamente anafettiva ed avida, sia perchè i fratelli e sorella di mio marito sono, nella migliore delle ipotesi, delle sciagurate sanguisughe (per tacer del fatto che sono stupide, fannulloni, pieni di boria o con gravi problemi di ogni genere – droga, alcool, psichiatrici-)
ma stamattina, sorpresa! una bella chat di gruppo per organizzare gli 80 anni di perfida suocera

per cominciare bene figlia grande dice che non può esserci e ha una scusa validissima; deve fare da testimone e interprete per un’amica sudafricana che si sposa e non sa l’italiano, diretta skype con i parenti compresi
figlio piccolo dice subito che a lui non gliene frega nulla e non viene

ohmmmmm
ma la chat dei parenti si rivela una babele da scompisciarci, ne segue una parallela nel nostro guuppo famiglia e una separata tra me e mia figlia

ma the winner is….siamo tutti congiunti!

allora a sto compleanno sono invitati i miei cognati, con i rispettivi figli e morosi/e dei figli…teniamo conto che io non vedo nessuno da almeno un paio d’anni e che i morosi non li conosco, e una nipote ha invitato anche i genitori del moroso
la stessa nipote dice che non possiamo invitare l’unica parente in vita di mia suocera (una cara cugina con cui hanno sempre avuto rapporti) perchè dobbiamo invitare solo i parenti intimi…e i genitori del tuo moroso cosa c’entrano?

ma la chat si è fatta delirante quando io ho chiesto di informarci in quanti possiamo stare in ristorante, e mia nipote mi dice candidamente: ” ma zia siamo tutti congiunti, possiamo stare tutti insieme!!!” e ovviamente il resto dei parenti concorda.
in quel momento mi arriva un ws di figlia grande; “mamma ti prego trattieniti, non replicare, non vale la pena!!” , mio figlio passa per il mio ufficio e dice. “mamma non replicare, è inutili farli ragionare, secondo questo principio l’Italia è tutta fatta di congiunti, per la nota proprietà transitiva!!!”
io taccio, ma i figli non hanno tenuto conto del cane sciolto del loro padre, che già vorrebbe far tutto fuorchè una cena con i suoi parenti e così scrive: “ però io vi avverto, ho il covid, posso venire lo stesso? e non sapevo di essere congiunto ai parenti del tuo ragazzo, cara nipote, sono anche dentro al testamento?”

ho detto ai figli, vi preoccupavate tanto di me, e non avete tenuto conto di vostro padre…

il bonus pazienza

la prima cosa che mi ha colpito di mio marito è stata la sua calma
in dieci anni, più o meno, prima del matrimonio, non l’ho mai, mai, mai sentito imprecare, alzare la voce, incazzarsi. Mai.Ero io quella incazzosa, arrogante, dispotica, capricciosa, egoista, egocentrica e assolutamente volubile d’umore. Lui mi ascoltava esplodere e gridare e poi diceva frasi del genere : la vita è fatta così, guarda avanti e lascia perdere.
A volte mi faceva girare le balle ancora più veloci, molto spesso gli davo retta
forse è per questo che negli anni dopo mi sono ritrovata dentro di me intatta tutta la pazienza che come esseri umani, abbiamo a disposizione
durante questi 30 anni di matrimonio, non saprei dire quando (ma deve essere successo presto), l’uomo calmo ed equilibrato che avevo sposato si è trasformato in un arrogante, isterico, aggressivo, maleducato e prepotente marito. ehhh lo so, non è carino da dire ma è la verità

ma era tutto molto sopportabile quando avevamo vite parallele; lui stava in ufficio tutto il giorno, io lavoravo e stavo con i ragazzi. poche ore e poche occasioni per sopportare i suoi sbalzi d’umore
poi abbiamo deciso di lavorare insieme (cioè, io non so ancora quando ho preso questa decisione, ma vabbè) e le cose si sono complicate, ma fino a un mese fa io mi ricavavo ampi spazi di autonomia da lui e tutto era sotto controllo.
la pazienza che ho dentro di me nei suoi confronti si esauriva alla sera, ma si tirava avanti

da un mese a questa parte il mio signore e padrone ha deciso che devo stare in ufficio full time, più o meno come lui, con buona pace di una casa enorme da gestire, del mio volontariato e dei miei spazi (parrucchiera? estetista? amiche per una pizza? il tempo per fare questo non è pervenuto).
e così anche la mia immensa e quasi infinita pazienza si esaurisce sempre prima, oggi per dire alle 10 l’aveva già consumata tutta
la tentazione di salire in macchina e non tornare più è sempre più forte, e dopo tutti a chiedersi il perchè

la dinamitarda che c’è in me

io non sogno mai, e non sopporto chi ti ammorba raccontandoti i suoi sogni
figlia grande era così; quando facevamo colazione tutti e tre insieme(mi sembra distante anni luce), lei parlava tutto il tempo dei suoi sogni.
io e figlio piccolo ci guardavamo e con gli occhi ci dicevamo, nell’ordine:
ma che cavolo sta a di?
ah è un sogno
ma perchè non sta zitta?
….
ma stanotte ho fatto un sogno che stamattina ho ricordato perfettamente, e glielo racconto a mio marito
“…e insomma con la dinamite ho fatto saltare in aria la macchina con questo tizio dentro, e poi mi sono svegliata spaventatissima perchè ho pensato: e se ho preso accidentalmente anche un gattino randagio? e poi ho ripassato tutte le tecniche apprese in anni di C.S.I. per nascondere le prove…sono stata sveglia un bel pezzo a pensarci…poi mi sono convinta che era un sogno e mi sono addormentata”
“scusami, ti sei angosciata per il gattino, per le le prove…ma chi hai ammazzato?”
“boh, che ne so uno che mi stava sicuramente sulle palle, magari eri tu…non lo so”

penso che andrà avanti a rinfacciarmi questa risposta per mesi

le domeniche in camper

questo sabato siamo riusciti a partire col camper (memore della settimana scorsa…)
destinazione mare, che a me piace più d’inverno che d’estate; arriviamo in un’oasi protetta, 11 km di sabbia e pineta senza traccia umana…non c’è nessuno, anche se il parcheggio è enorme
cena veloce,qualche puntata di the big bang theory e poi a nanna, leggo 4 pagine e mi addormento
mi risveglio 12 ore dopo
12 ore
mai successo in vita

….
colazione abbondante e poi fuori, una luuuuuuunghissima passeggiata in spiaggia. La giornata non è di sole ma non piove e non tira vento, camminare in riva al mare è stupendo
al rientro mio marito accende un piccolo barbecue con una ventolina che gira (roba da camperisti) e dopo pochi minuti ci cucina un bel pesce, polenta (per lui) e le pannocchie (per me)
un litro di pinot fermo in due
un po’ di lettura per me, un po’ di pc per lui
lui mi interrompe per dirmi le cazzate che legge in facebook, io non voglio dirgli perchè ogni tanto rido (gli ho spiegato che non può fargli ridere se non ha letto il resto del libro, ma lui insiste, dimmelo dai, per poi dirmi: non fa per niente ridere….!)
poi ci mettiamo a parlare di lavoro e ci incazziamo così tanto che nel giro di 10 minuti siamo pronti a tornare a casa.
non ce le meritiamo neanche domeniche così

di chi è questo cucciolo?

ieri a pranzo sembravo una pazza
sono corsa fuori dall’ufficio perchè mio marito (sempre all’ultimo momento ovvio!) mi dice che per oggi preferirebbe pranzare a casa, non si sente troppo bene
io devo andare a prendere due gatti all’usll che ho portato alle 7 di mattina a sterilizzare, per cui corro fuori dall’ufficio nella speranza di fare presto
e invece non trovo i veterinari per sentire se è andato tutto bene, se erano maschi o femmine ( se sono femmine preferisco tenerle qualche giorno in più dentro prima di liberarle), giro un pezzo, quando finalmente trovo il veterinario non se lo ricorda e viene giù a vedere i gatti (praticamente li rovescia dentro la gabbia per vedergli le parti basse, poveri animali…)
insomma sono in ritardo folle e mi precipito a casa, ma fatto pochi metri in una stradina che sbuca sulla strada statale si precipita contro la macchina un cucciolo di cane
mi fermo, e lo acchiappo
lui ha l’esuberanza dei cuccioli, corre senza guardare dove va e la sua fine sarebbe segnata se lo lascio li, quindi comincio a suonare i campanelli per sentire se qualcuno lo ha perso
arriva una macchina, c’è una ragazza dentro, le chiedo se è suo e se sa di chi è
lei mi bofonchia che non sa di chi sia e non l’ha mai visto e scappa dentro casa
io ricomincio a suonare i campanelli e intanto vedo le chiamate di mio marito e mio figlio….finalmente una finestra si apre e così riesco a ridare il cucciola alla domestica straniera che mi ringrazia cento volte
“per fortuna che si è fermata! sarebbe finito in statale!”
io gli mollo il cane e corro a casa
poi ho visto che nel gruppo del paesello la proprietaria si profonde in ringraziamenti per la signora che non si è voltata dall’altra parte….io non ho neanche risposto, a volte si passa per eroi per aver fatto una sciocchezza
arrivo a casa e sono tutti e tre (perchè c’era anche la moroso del figlio) seduti a tavola, telefono in mano e neanche l’acqua messa a scaldare
grrrrrrrr

così mi prendo avanti con i mestieri

l’anno scorso siamo usciti col camper tutte le domeniche a parte due
il che significa che ho solo il sabato per fare le mille cose che rimangono in sospeso durante la settimana, per essere pronti a partire sabato sera per tornare domenica sera
adoro andare via col camper, ma ogni tanto mi sono lamentata del fatto che quando torno domenica sera ho una marea di lavoro da fare e il lunedi parte con un carico pesante
……
questa domenica siamo stati a casa, mio marito non stava bene e non ne aveva voglia
è stanco, più che altro sfinito, e infatti ha dormito tutto il giorno, a letto o spalmato sul divano
io non mi sono mai fermata. Ho preso in mano un libro una decina di volte e alla sera avevo letto poche pagine: lavatrici (6) altrettante asciugatrici, lavastoviglie, cucinare, pulire le stanze dei gatti in stallo…insomma se ci penso non so proprio dove sia finita la domenica, di sicuro non nel mio relax
quando ho visto calare la sera mi ha preso un nervoso che avrei ucciso chiunque
parlando con un’amica mi ha detto: dai che ti sei tirata avanti con i mestieri di casa!
mah…stamattina ho fatto le stesse cose del lunedi, la casa era sempre un caos e gli animali sono aumentati (ieri abbiamo recuperato due gattoni da sterilizzare martedi)

ok ora mi è chiaro, non mi lamenterò più delle domeniche passate fuori di casa, sono vitali