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un mese senza te (credevate di aver scampolato i post lacrimosi!)

“hai visto Emily, è già passato un mese!”

ecco, a chi mi dice questa frase vorrei sparare sui zebedei…..ho sentito la mancanza di figlia grande ogni minuto. Quando torno a casa le mie conversazioni con i gatti stanno diventando motivo di imbarazzo per figlio piccolo…ma cavolo io ho il bisogno di comunicare con qualcuno! e che i gatti mi diano più retta degli umani…..

ieri sera mi sono trovata con le “ragazze”, cioè le mie ex compagne di scuola superiore con cui abbiamo fatto la recita il primo di giugno….rivederla nel film mi ha messo una malinconia tremenda. il prof scatenato è arrivato con i nuovi copioni…..una parte di me grida che non posso ricacciarmi in questo girone infernale, l’altra parte di me grida yuppi!!!! finalmente qualcosa di divertente in questa stronza vita

comunque la sento su skype, su fb e confesso, leggo il suo blog

se la cava bene, a parte i ragni di dimensione colossale, con cui ha ingaggiato una lotta senza quartiere: per essere una ragazza che aveva una crisi di nervi di fronte a un puntino nero travestito da ragno, devo dire che ne ha fatta di strada! con la lingua si capisce, il lavoro le piace tantissimo, le mance ancora di più, i colleghi anche. le piace quello che mangia, il clima, i clienti con cui riesce a stabilire contatti. è proprio vero quello che dicono degli americani, che sono cordiali e simpatici.

l’unico cruccio sono i trasporti: ha scoperto che non esistono come in italia, la corriera che ti porta fino al più sperduto paese: se vuoi muoverti devi avere un’auto. e lei non può noleggiarla perchè servono 21 anni, l’amica che la ospita non ne ha in più, e così in un mese che è in california deve ancora vedere l’oceano e le spiagge….ma in compenso è riuscita ad organizzarsi un giro a san francisco (deve prendere autobus, traghetto e diosacosaltro per arrivarci) ha trovato un ostello a pochi soldi e questa domenica se la girerà da sola.

a metà agosto invece (dopo una sessione skype abbastanza agitata, da me le 11 di mattina da lei le 2…..) è riuscita a trovare un volo san francisco los angeles, un ostello decente (voleva andare in una camerata da 20 posti, misto…) con una stanza di 4 ragazze con bagno per 20€.

vorrei essere felice in modo completo ma ho visto troppi CSI eheheheh

il segreto del nostro successo

pranzo di lavoro con alcune persone con cui abbiamo fatto una faticosa riunione alla mattina. io odio mangiare con persone che non sono amici, se non mi rilasso durante il pranzo lo stomaco diventa una palla, ma purtroppo stavolta non ho scampo.

“senta, mi permetta una domanda, sono molto incuriosito da lei e suo marito; siete così in gamba insieme, una vera forza…è incredibile trovare due competenze di livello così alte nella stessa azienda, ma mi incuriosisce il fatto che siete anche una coppia da tantissimi anni, come è davvero lavorare insieme?”

“lavorare con mio marito? lo reputo il peggior sbaglio della mia vita. odio ogni minuto che passo in azienda, conto i minuti che passo li dentro. odio come tratta la gran parte dei clienti, non credo che l’arroganza e la mancanza di risposte siano salutari, soprattutto in questo momento. odio come tratta i dipendenti, lascia correre mancanze di rispetto, mancanze di professionalità, in passato anche minacce e insulti, io li caccerei a costo di pagare il pizzo a quelle sanguisughe parassiti dei sindacati. metà delle cose che faccio non ci credo, l’altra metà le faccio per senso del dovere. la mia supposta professionalità la baratterei subito per un posto di cassiera del supermercato. questo è quello che penso e se l’ho scioccata le dico quello che dicevo sempre a mio suocero: non fare domande se le risposte potrebbero non piacerti”

mando giù il boccone, sorrido, bevo un po’ d’acqua. rispondo.

“non le nascondo che a volte è difficile, si rischia di portarsi dietro sempre i problemi del lavoro, ma ormai noi siamo collaudati e abbiamo imparato a collaborare con rispetto e fiducia uno nell’altro. la ringrazio per i complimenti, ma io sono una cialtrona travestita da manager ahahahahah”

“lei è proprio incredibile, adesso capisco il segreto del vostro successo”

eh già. per fortuna che ho il blog. scoppiavo se non lo dicevo almeno qui

la vita dovrebbe essere sempre così

scusa rose se uso il tuo sms, ma è troppo bello

abbiamo tutti una vita incasinata, abitiamo a migliaia di km ma quando ci organizziamo a noi blogger non ci ferma nessuno: sabato ci siamo trovate a vigevano io, alle e rose, con i rispettivi mariti e figlie.

è una cosa che lascia sempre stupiti chi ci vive a fianco giorno dopo giorno, ma l’amicizia che nasce dal blog è speciale.

è incredibile come sei rilassata in compagnia di queste persone…..” questo mi ha detto mio marito sabato sera.

è incredibile come mi sono sentita felice in loro compagnia.

e dove siamo andati a mangiare? in sciusceria ovviamente!!!!!!

p.s. mi scuso per il silenzio stampa, mi fa vergognare che ci sia qualcuno che si preoccupa per il mio silenzio. ho dovuto introdurre nella mia routine un paio di novità che mi portano via del tempo, domani ne parlo. ah, mi hanno fissato l’operazione il 10 aprile…..finalmente…..

travolti dal ciclone barbara

è arrivata, ha parlato con tutti, di tutto, ha mangiato, dormito, bevuto con decine di amici ed è ripartita, carica di vino, carciofi e radicchio travigiano.

sto parlando di mammamsterdam, in tournee (del cavolo come la chiama lei) per presentare il suo nuovo libro.

statale 17 l’avevo già letto: ero rimasta allibita dalla conoscenza così precisa e puntuale delle storie, aneddoti, ricette del suo abruzzo: dubito che riuscirei a dire lo stesso sul veneto, anzi, nemmeno del paesello. io amo la mia terra ma sono ignorante anche sulla storia e sui costumi più recenti. ( e per fortuna amo la storia…)

e così ci troviamo a trento, in un posticino delizioso che sostituirà il pedavena per la cena della domenica sera, quando accompagniamo figlia grande, sempre per l’ultima volta ovviamente.

incontro finalmente sonia, che è stata così carina con figlia grande…non mi ricordo se l’ho ringraziata per questo, sono proprio stordita. e poi finalmente ci conosciamo con cautelosa! come se ci conoscessimo da sempre, i mariti dopo poco chiacchierano tra di loro, figlia grande scatta foto….che voglio di più dalla vita?

barbara è incredibile; parla del blog, del libro precedente, dei suoi figli, dei suoi amici, delle sue esperienza di espatriata, mescolando tutto con un po’ di allegria e senza mai prendersi troppo sul serio. Coinvolge un po’ tutti e vengono fuori delle cose carine, alcune mi fanno proprio riflettere.

poi con mia somma gioia ci fermiamo tutti a mangiare e così ho modo di parlare un po’ con tutti: c’è un trombone che mi assassina le orecchie, ma mio marito esclama candidamente che un posto dove suonano dal vivo è il massimo per lui…..

poi barbara viene a casa con noi, dorme nel letto di figlia grande e il giorno dopo l’accompagno all’aeroporto, dove cerca di imbarcare uno scatolone completamente coperto di scotch e pieno di vino, radiccio trevigiano, lana, carciofi e roba sporca. giuro, l’abbiamo fatto nel parcheggio dell’aeroporto. un pranzo veloce, un saluto e la vedo avviarsi.

chissà quando e dove ci incontreremo la prossima volta.

ma quanto sono stata intelligente ad aprire un blog eheheheh

 

ansia da prestazione

c’era una volta una mamma molto esuberante, ingombrante, e logorroica: questa mamma ha un blog, cominciato senza sapere bene perchè ma che continua perchè ha dato tante risposte che nemmeno poteva immaginare. autoanalisi, amiche splendide, esperienze incredibili, persino un aiuto fondamentale con la malattia, e soprattutto, la possibilità di buttar fuori i rospi, che si sa, non si può rompere le scatole alle amiche sempre con gli stessi problemi, ma qui, se uno non vuole non mi legge e punto.

col passaggio da splinder a wordpress ho scoperto le statistiche e questo ha rovinato il mio rapporto idilliaco col blog; se 20 persone mi commentano significa che 20 persone mi leggono, giusto? no per niente, ogni volta che entro nelle statistiche questa massa silenziosa che entra ogni giorno mi mette un’ansia pazzesca. chi sono? cosa pensano? ussignur

più persone mi leggono e più possibilità ho di venire scoperta e così posso dire addio al mio meraviglioso angolino; allora ho tolto la possibilità di cercarmi con i tag in google e altre diavolerie suggerite da agri, ma la cosa migliore è non andare nemmeno per sbaglio a vedere queste benedette statistiche

e non le avevo nemmeno più nominate finchè non ho parlato del blog di figlia grande…..sono stata due giorni fuori casa e mi ha bombardato di sms dove compariva solo un numero, che dopo ho capito erano le entrate al suo blog.

253…..568……892……1077……mammaaaaaaa!!!! più di 1700 circa persone che hanno visitato il suo blog….ora mi dice tutta seccata che lei scrive quattro cavolate, ma se sa che la leggono tutte queste persone deve scrivere cose intelligenti….oh mamma ma in che situazione mi hai messo?

ufffffff come al solito sbaglio…..

la nostra prima volta

ebbene si, è successo l’impensabile. io e figlia grande abbiamo litigato.

la volta precedente risale credo a quando aveva 3 anni…..non è successo niente di grave, lei si è comportata come la classica adolescente un po’ stronza e un po’ viziata, io ho fatto la mamma un po’ autoritaria e un po’ scocciata ed è scoppiata una bella azzuffatina. I motivi non vale nemmeno la pena di riportarli, alla fine le dinamiche sono sempre le stesse, ci si impunta e nessuno vuole cedere.

silenzi, musi lunghi, figlia grande parte per trento praticamente senza salutare e poi non torna a casa per la domenica.

Re Mida è quasi sconvolto: cerca sempre di spezzare questo sodalizio inossidabile e poi quando succede è disorientato.

figlio piccolo è perplesso; cerca sempre di mettersi in mezzo e adesso che è solo è disorientato

e io sono l’unica che se ne sta tranquilla: è un sollievo sapere che siamo normali ehehehe

però ho la possibilità di vedere il suo punto di vista, e stavolta lo condivido.( Please, se commentate, non fate il mio nome, non tanto per lei ma per le sue amiche)

http://studentiscongelatiesfornati.wordpress.com/2012/11/20/aaa-cercasi-istruzioni/

coerenza e gioco di squadra

grazie per tutti i commenti, spero di riuscire a rispondere a tutti perchè ognuno di voi mi ha detto qualcosa su cui riflettere.

un grazie speciale a graz, che stamattina mi ha detto cose che sono andate dritte al cuore e al cervello, non ringrazierò mai abbastanza questo blog che mi ha fatto conoscere persone davvero speciali

lo so che non ci sono ricette valide per tutti, lo so che figlia grande vede e giudica, lo so che questa situazione sta logorando il mio matrimonio, lo so che se fossi un po’ più intelligente troverei una soluzione invece di lamentarmene sul blog

stamattina sono sola a far colazione, re Mida è partito prestissimo perchè si è concesso la domenica pomeriggio di vacanza e deve recuperare….e così faccio una cosa molto insolita per me, accendo la tele per avere un po’ di compagnia mentre sbrigo qualche faccenda e finisco in un famoso programma americano dove delle persone esperte capitano su famiglie allucinate e in una settimana ristabiliscono l’ordine.

a parte il fatto che piacerebbe anche a me….mi colpisce una cosa che dice la tata: che per gestire i figli ci vogliono coerenza e gioco di squadra….esattamente quello che manca a noi

devo essere proprio alla frutta

a volte mi dimentico di quanto sei stupida

che bello l’anonimato, posso buttar fuori il veleno senza preoccuparmi di essere sempre “politicamente corretta”

ieri mi sono decisa a chiamare mia cognata: questa faccenda di mia nipote mi pesa tanto, e mi sono arrivate voci allarmanti che passa le notti in fb e poi dorme tutto il giorno; mangia e fuma e scrive caxxate in fb…che vita splendida, che futuro glorioso.

allora chiamo mia cognata e cerca di far leva sul suo scarsissimo senso materno, visto il suo inesistente buon senso: lei ha fatto scelte scellerate quando era ragazza e le sconta ancora oggi; le ripeto che questa di sua figlia è una scelta che pagherà per tutta la vita, che deve aiutarla a rimettersi sotto, che si faccia aiutare da un consulente scolastico, vai a parlare con i prof e studiate una soluzione, non avete un piano B che senso ha mollare?

allora mi risponde tutta seccata che se sua figlia decide lei non ci mette bocca, ne ha le palle piene della scuola e che sono anni che non va a parlare con un prof ci va solo quando la chiamano in presidenza (di solito per comunicare una bocciatura o una sospensione) che lei non ha soldi/voglia/tempo/balle di rivolgersi a un consulente e che loro ce l’hanno il piano B eccome se ce l’hanno, hanno fatto un bellissimo curriculum e adesso cominceranno a portarlo in giro, che non sono mica li a perdere tempo.

ok, le dico, capisco. senti mi passi mia nipote per favore?

no, devi richiamare, sta ancora dormendo abbiamo fatto tardi ieri sera

erano le 13.30. ah benissimo

si sono proprio loro

me lo avete chiesto in privato, perchè chi mi conosce sa che ci tengo molto al mio anonimato, quindi è impossibile che quelle due teppe che ridono sulla mansarda del camper siano i miei ragazzi. e invece si, 11 anni fa, in vacanza in grecia.

questa foto mi mette il buonumore e mi riconcilia col mio ruolo di genitore.

ma perchè diventano adolescenti i figli?

non possiamo passare oltre?

giorni in apnea

si lo so non ci sono. scrivo queste due righe perchè sto aspettando una persona in ritardo e così mi ricavo questo spazietto, altrimenti è sempre più complicato.

quando vado in emergenza di tempo le prime cose che saltano sono quelle che mi riguardano: estetista, parrucchiere e palestra sono ricordi lontani (anche perchè soldi ce ne sono sempre meno) ma se devo rinunciare al blog credo che darò i numeri.

ci sono tante notizie belle e tante brutte: mia figlia con le sue compagne di convitto ha aperto un blog, mi fanno troppo ridere ma evito i commenti per non essere invadente; i progetti lavorativi vanno avanti a cento all’ora e sembra di essere dentro un frullatore; corsi, convegni, visite, fiere, seminari, bollettini stampa, cene….in pochi mesi siamo stati presi dentro, e a me sembra davvero un gancio in mezzo al cielo.

forse ce la facciamo, forse ne usciremo vivi da tutta questa situazione allucinante: pesti e doloranti e con conti da pagare per il resto della vita ma ce la possiamo fare.

nel frattempo…al lavoro!