ci prendiamo cura degli animali senza sovvenzioni, contributi o associazioni alle spalle; questo ci permette molta libertà ma spesso ci troviamo a pagare conti stratosferici di veterinario, pappe e medicinali
ogni tanto facciamo delle miciopizze, invitiamo un bel po’ di sostenitori, persone che abbiamo aiutato oppure a cui abbiamo affidato un gatto, e così ci finanziamo.
Ma con la storia del covid questo non è stato possibile e i conti si accumulano; ci mancava solo un’epidemia di parvo per metterci in ginocchio, i conti della clinica ormai alle stelle
ieri sento il vocale di una volontaria e mi dice che verso sera arriverà una persona; non riesco a capire cosa viene a fare, forse è una che vuole adottare un gatto, oppure una che ha un problema. Non so, ci sono troppe cose che si accavallano, dico di si e buonanotte
ieri sera arriva una signora, e ha con se’ tre scatoloni di cibo, secco e umido, sabbia e medicinali…sono basita, la guardo senza capire
lei mi dice che vorrebbe fare di più, ma suo marito è allergico e allora ogni volta che fa la spesa compra il cibo come se avesse un gatto, quando va in farmacia prende medicinali e quando ne ha accumulato un po’ li consegna a una volontaria
io sono basita
in un mondo dove tutti chiedono, lei da.
mi dice che in realtà non è difficile, basta prendere una cosa ad ogni spesa: io lo trovo un gesto incredibile
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