se la mette così……

ci sono periodi dove sei accomodante più di un divano, le persone ti sfracellano gli zebedei e tu sorridi

poi arrivano periodi come questi dove mi sento ogni giorno al limite ed è meglio non darmi sui nervi perchè ho la lingua che taglia come un macete

siamo andati a comperare una lavastoviglie e un frigo (perchè gli elettrodomestici decidono di tirare le cuoia insieme) e una volta tanto abbiamo abbandonato la solita marca tedesca (che i tedeschi mi stanno sulle palle ma quando si tratta di elettrodomestici…) e abbiamo comperato italiano. eggià, w i prodotti costruiti in italia

peccato che appena installati siano iniziati i problemi: il frigo fa dei botti come se dovesse esplodere. dilatazioni normali, mi dicono. sarà, ma c’è gente che in cucina non ci vuole stare in attesa dell’esplosione….

mentre la lavastoviglie non funziona proprio: quando fischia che ha finito e io apro lo sportello, i bicchieri escono più sporchi di come li ho messi dentro e per di più belli cucinati: è necessario lasciarli in ammollo nell’acqua calda per lavarli

io sono paziente ma ho pagato anche un’assistenza che si chiama “rilassati!” e prevede che posso chiamarli senza spendere e allora chiamo.

arrivano stanlio e ollio, anzi no, loro al confronto erano intelligenti

“ma la macchina non segnala nessun allarme!”

“non so cosa dirle…io l’ho chiamata perchè riduce i bicchieri in questo stato, non perchè c’era l’allarme!”

“ehhhh ma senza allarme per me  è tutto a posto…..”

“ma lo vede che non è a posto? lei berrebbe in un bicchiere così?”

“beh insomma…basta non farci caso….”

“vabbè non discuto come è abituato lei, io voglio che la lavastoviglie lavi”

“va bene io gliela porto via,ma se poi non troviamo il guasto lei paga la riparazione”

………!!!!!!!

“mi faccia capire: 20 giorni fa ho comperato questa lavastoviglie, e l’ho pagata con soldi veri mica quelli de monopoli, ho pagato anche 116€ di assistenza in più e quando la faccio funzionare i bicchieri escono sporchi. lei dice che non ci capisce niente, che la porta via e che se è talmente incompetente da non riuscire a ripararla devo anche pagare questo popò di intervento???????”

“beh se la mette così…..”

ma roba da pazzi

22 risposte a “se la mette così……

  1. Ma il tecnico è ancora vivo o si trova affettato dentro la lavastoviglie? 😮
    Non ho parole
    Io ho una lavastoviglie italiana comprata dal tecnico che mi aveva ritirato la precedente e devo dire che ad oggi (sono quattro anni) non ho ancora avuto problemi e incrocio le dita 🙂
    Elisa

  2. Emily per caritá … quando si tratta di tecnologia ed affidabilita’ sono infinitamente meglio i prodotti di marca tedesca o nord europea etc etc… non ci sono proprio paragoni. Poi andare a pagare una l’assistenza “rilassati” da 116 € ad una ditta italiana vuol dire proprio buttarli via.

    Gli italioti sono buoni solo quando si tratta di “prenderli” i soldi… ma al momento di erogare un servizio .. stai pur tranquilla che daranno il peggio di se. Un grande classico, hai pagato per l’assistenza tutto compreso, ti mandano un personaggio incompetente, scarsamente professionale e incapace di riparare un prodotto difettoso e per di piu’ hanno il coraggio di chiedere altri soldi. Il tutto senza contare il fatto che come hai giustamente detto .. quando hai comprato i prodotti .. i soldi che hai dato tu erano buoni .. ma i prodotti ricevuti non lo erano ( a partire da subito ).

    Posso enumerare alcuni casi, a cui ho assistito in prima persona, commessi della “expert” nel reparto telefonia a prendere i soldi dai clienti … ( al banco vendita ) … e assolutamente incapaci e incompetenti e persino svogliati a gestire altri clienti con prodotti acquistati solo qualche settimana prima e malfunzionanti ( al banco assistenza li di fianco ). Ditte di installazione e manutenzione di caldaie, vendere prodotti tarocchi ( analoghi al tuo frigorifero ) che in pieno corso di validita’ della garanzia smettono di funzionari e producono rumori sospetti … alla faccia della garanzia i soliti truffatori italioti mandano i “tecnici” a ripare/valutare/vedere cosa c’e’ che non va… le caldaie rimangono malfunzionanti.. non vengono sostituite .. e hanno anche la faccia tosta di chiedere soldi per l’uscita del tecnico ( in garanzia ). Ancora ricordo un caso ( sempre all’interno di un reparto telefonia ma della telecom questa volta ) .. una anziana signora riporta l’apparecchio a linea fissa che non funziona.. per la sostituzione in garanzia… il commesso scostante e maleducato … usa l’unico prodotto che ha per valutare se l’apparecchio e rotto oppure no .. si tratta di un “tester” … sostanzialmente ci si attacca l’apparecchio guasto … se si accende qualche lucina sul tester… vuol dire che qualche componente elettrica dell’apparecchio non funziona e la sostituzione va fatta a gratis. Orbene .. il commesso con i suoi modi da villano .. usa il tester… sbuffando.. la lucina si accende .. il che significa che la signora ha diritto ad avere l’apparecchio sostituito subito e a gratis… e il commesso con la faccia da ladro italico prova a spillare altri soldi alla vecchina proponendole ( in vece della sostituzione ) l’acquisto di un “nuovo” modello secondo lui piu’ bello e fiammante. Uno schifo guarda…. uno schifo totale.

    PS.

    La vecchina ricordo in quel caso tenne duro.. e alla fine dopo lunga e ridicola trattativa col commesso ladro .. riusci a farsi sostiture l’apparecchio in garanzia.

    Praticamente un livello di servizio “scandinavo”.

    😀

    • vedetta, da esperta del ramo (senza ironie), i prodotti tedeschi o nord europei son fabbricati in Cina o in Turchia. Talora in Italia. Tutti i prodotti hanno la stessa qualità, o comunque, la diversa qualità non si compensa in prezzo. Piuttosto, prediligere quelli a bassa tecnologia, son più affidabili. Lo so che sei vedetta e pure lombarda, però credimi, non c’è differenza alcuna.

      • vedetta lombarda

        E’ vero quello che dici.

        Molti prodotti, anche quelli di alta qualita’ tedeschi, austriaci, svedesi, francesi, canadesi o statunitensi che si voglia vengono assemblati in cina per via dei ridotti costi di mano d’opera che gravano sul costo di produzione, consentendo migliori margini.

        Quello pero’ che non hai presente è che anche un prodotto tedesco ( in tutto o in parte ) assemblato a pechino invece che a Dortmund o a Oberhausen, rimane sempre un prodotto tedesco progettato da ingegneri tedeschi, sottoposto a test e controlli di qualita’ decisi in germania, con i materiali selezionati e approvati dalla casa madre e secondo i criteri di qualitá, robustezza e durevolezza considerati accettabili dai tedeschi.

        Una bagnarola italiana invece rimane una bagnarola sia che essa venga assemblata a sedriano milanese, a frascati o a pechino, perche’ viene progettata e disegnata in italia, da teste di cazzo italiote, in maniera approssimativa e carlonesca “ab origine” con una selezione di materiali e processi approssimativi e raffazzonati. Il fatto che la produzione venga esternalizzata di sicuro non aggiunge e non toglie nulla alla scarsita’ dei prodotti italici .. che rimangono italici.

        Anche le esternalizzazioni si possono fare in maniera migliore o peggiore a seconda di chi esternalizza.

        Saluti lombardi

      • vedetta lombarda

        Peraltro come hai notato giustamente tu, rispetto al nord europa le aree di esternalizzazione della produzione oltre alla cina sono anche la turchia o il nordafrica o in alcuni casi la stessa italia.

        Questo conferma il fatto che è la componente di progettazione e controllo che determina la qualita’ del prodotto finale.

        Volendo fare un esempio da manuale completamente interno all’ italia si puo’ citare il caso piemontese di Adriano Olivetti (1901-1960).

        Uno dei piú brillanti casi di management “illuminato” in italia. Quando negli anni cinquanta del secolo scorso decise di esternalizzare la produzione al di fuori degli stabilimenti industriali torinesi di Ivrea usando la manodopera afro-napoletana a basso costo fece la scelta di creare una intera nuova realta’ produttiva in una area arretratissima ciononostante la produzione delle macchine Olivetti dallo stabilimento napoletoide di pozzuoli aveva una livello qualitativo e quantitativo in uscita pari a quello di Ivrea.

        Il genio Olivettiano aveva intuito che replicando i medesimi processi e le medesime strutture produttive relative in un’area arretrata dove non esisteva assolutamente nulla avrebbe ottenuto un elevato grado di fidelizzazione e “motivazione” del personale impiegato localmente con ritorni positivi sulla produzione stessa, oltre che sul territorio.

        Per approfondimenti :


        + Adriano Olivetti “Le fabbriche di bene”, Edizioni di Comunità, 2014
        + Adriano Olivetti “Il cammino della Comunità”, Edizioni di Comunità, 2013.
        + Adriano Olivetti “Il mondo che nasce”, Edizioni di Comunità, 2013.
        + Adriano Olivetti “Discorsi agli operai di Pozzuoli e Ivrea”, Edizioni di Comunità, 2012
        + Adriano Olivetti, “Città dell’uomo”, Milano, Edizioni di Comunità, 1959.

  3. Che idiota!!!!! scusami ma io mi sono sganasciata dalle risate fortuna sono sola…………….in ufficio

  4. mi rendo conto che c’è da piangere ma dal tuo raconto ho davanti la faccia del testa di cazz…………….

  5. POSSO FARE UN PUBBLICO APPELLO AD ALLE ( DAL MAROCCO ) ?

    Alle,

    per cortesia racconta tu qualche episodio di cattiva gestione/vendita/assistenza di prodotti/ servizi africani.

    Te lo chiedo affinche’ almeno gli italioti in ascolto possano pensare di essere ancora magari un piccolo passo avanti rispetto all’africa.

    Gia’ che ci siamo, in tema di cose africane, non dimentichiamo di solidarizzare con il caso delle 230 ragazze nigeriane rapite il 15 aprile presso la scuola del villaggio di Chibok dalle milizie terroristiche di Boko Haram con il TAG :

    TAG # : BRINGBACKOURGIRLS

  6. se la marca è italiana e tu sei abituata con una tedesca so problemi
    potresti pagare la riparazione perchè in effetti tutte le marche italiane hanno un piccolo problema: il cestello va spinto bene in fondo finche non senti un click
    a questo punto il foro del cestello è ben inserito e la lavastoviglie lava senza problemi
    io l’ho capito dopo 3 anni di uso e di bestemmie varie e mandando maledizioni affinchè si rompesse, e finalmente a marzo si è rotta e l’ho cambiata con una tedesca.

    in ogni caso dopo 9 anni con due marche italiane che mi facevano impazzire finalmente si è rotta e sono passata alla tedesca.

    non ci sono proprio paragoni, tedeschi tutta la vita!!!

    e tieni conto che io sono una di quelle che non lava i piatti e che l’attesa di 10 gg è stata snervante, lavare i piatti a mano è da barbari e non da popolo civile

  7. Cara Emily ma non sei per caso qui in Marocco?
    Mi sembrano cose che possono capitare qui, ma magari anche no…
    Ad esempio qui non si deve per forza comperare marche tedesche (miele)perchè costano una super cifra, per cui si può optare per altro, esempio?
    Lavastoviglie whirlpool, che dura da 5 anni, lo so che tra un po`morirà ma non ha avuto mai problemi, il frigo di prima era un samsung durato 7 anni ora ho un bosh, come anche la caldaia per stirare, nessun problema, lavatrice samsung e non la cambierei assolutamente anzi é la seconda che compero perchè la prima dopo 6 anni è morta e non ho mai chiamato l’assistenza, asciugatrice bosh, ora qui il problema non è l’incompetenza, che esiste sia chiaro, ma i pezzi di ricambio che non si trovano, anche per le auto si ha questo problema quindi se comperi giapponese, coreano etc, puoi rischiare di aspettare anche 6 mesi un semplice pezzo di ricambio, per cui bisogna adattarsi al paese dove si vive, tutto sommato io sono stata e sono molto fortunata, in effetti se hai un problema con un elettrodomestico qui si è nella m….perchè se per caso capiscono dove sia il problema e devono cambiarti un pezzo é tutto un terno all’otto, bisogna avere fortuna!! Ma in Italia…
    In Francia ad esempio abbiamo comperato un frigo italiano e dopo una settimana non funzionava più abbiamo chiamato il negozio dove lo abbiamo comperato, e visto che non ne avevano più per la sostituzione ci hanno fatto un buono della stessa somma e noi abbiamo aggiunto qualche cosa e abbiamo comperato bosh…
    🙂

  8. la nostra ex lavastoviglie ci ha lasciato tre anni fa dopo sedici anni di onorato servizio. Non l’ho ancora ripresa, c’è sempre altro prima… si è rotta anche la lavatrice e prima ho cambiato quella, poi la macchina, poi il tetto… insomma… altro…
    Era di marca italiana e lavava discretamente bene.
    Ora però per acquistare qualcosa voglio il meglio… l’ho fatto con frigo e lavatrice e sono fantastici… Per cui aspetto, lavo i piatti a mano…però mi spiace cara… eri così felice dei tuoi acquisti..

  9. da noi, qualche anno fa, c’è stata una morìa di elettrodomestici che in una settimana si è portata via: lavastoviglie, asciugacapelli, cordless, macchina del caffè, lavatrice…Incredibile, vero? sostituiti con varie marche italiane e non e per ora tutto ok, a parte il cordless, ma quello deve avere una maledizione tutta sua: ne abbiamo cambiati almeno 6 e tutti han durato pochissimo. Resistono solo i Siemens in ufficio: perfetti dopo più di 10 anni, nonostante stiano in ambiente polverso e siano spesso precipitati a terra.
    io, l’estensione della garanzia non la faccio mai perchè mi sembra una grandissima presa in giro e poi, come vedi, si rompe sempre quello che non rientra, guarda caso! se poi ti trovi degli incompetenti come quelli che sono venuti da te ci vuole il mitra, altro che garanzia!

  10. Spezziamo una lancia: in Italia ci sono anche ditte come la Mivar, che ha chiuso la produzione ma mantiene aperta l’assistenza per coprire la garanzia degli ultimi apparecchi venduti. Se non è classe questa…
    (Peraltro, in casa mia ci sono ancora 2 televisori a tubo catodico di questa marca, uno ha 20 anni e l’altro 14)

    Per il resto, non credo sia tanto un problema di marca, quanto di gestione dell’assistenza. Il mio cellulare Samsung ha vagato per due mesi nei meandri dell’assistenza 3 (mi era stato venduto da 3 e a loro mi dovevo rivolgere in prima battuta). Me l’hanno restituito due volte ed entrambe le volte non funzionava. Allora mi sono rivolta alla Samsung e, pur avendomi fatta aspettare 3 settimane (doveva andare a Roma in casa madre), mi hanno risolto il problema.
    Che avranno fatto di tanto complicato, l’avranno portato al papa per l’imposizione delle mani?

    • Ebbene si cara Lanterna magica, è notorio il fatto che la Samsung in Italia si rivolge a Roma per risolvere i casi piu’ difficili approfittando di tre circostanze favorevoli :

      (1) La extra-territorialita’ del Vaticano

      (2) Il fatto che il Papa non sia italico ma Argentino ( comunque prima col papa tedesco anche le benedizioni erano piu’ efficaci ed efficenti )

      (3) La security fornita dalle guardie svizzere a tutela del segreto industriale

  11. Anche io vorrei spezzare una lancia a favore dei prodotti italiani: lavatrice, lavastoviglie e forno acquistati 14 anni fa ancora funzionanti piuttosto bene, mai avuto bisogno di interventi.
    Secondo me sono i tecnici venuti da te ad avere bisogno di assistenza…

  12. Il fatto è che paragoniamo marchi top di gamma stranieri (miele) con marchi medi italiani. Ovviamente, non conosco il caso specifico di Emly. Tuttavia, mi sento sempre dire: “una miele dura 20 anni”.. “e una indesit solo 5”..
    E’ normale.. è come paragonare una gazzella con una lumaca e lamentarsi che la seconda è lenta.. Io sui marchi top italiani, che, ovviamente, costano come le top straniere, non ho trovato differenza..
    Sinceramente mi sembra ridicolo che nel 2014.. si pensi che ci siamo differenze abissali sui marchi per la semplice appartenenza territoriale (in genere si produce in uniche fabbriche e si smista successivamente per inserire la tecnologia di alto livello ed elementi di marketing) e non semplicemente per il prezzo e dunque il valore.

    Lavinia

    • Lavinia,

      Non hai considerato il fatto che il processo industriale di progettazione e costruzione di un prodotto ad alta componente tecnologica è una cosa complessa ed articolata. Costruire dei buoni e duraturi elettrodomestici richiede una costante attenzione ai dettagli e al rispetto di margini quantitativi di sicurezza/resistenza/robustezza/tolleranza in tutte le fasi, dalla selezione dei materiali dei componenti elettronici ed elettro-meccanici alla realizzazione fisica, fino alla movimentazione del magazzino, lo stoccaggio e la consegna al cliente e finendo con l’assistenza post-vendita.

      Non è roba da italici, non lo è mai stato.

      Gli italioti al massimo se la cavano nei prodotti tradizionali, il cibo, la pasta, la pummarola n’goppa, il vestiario, gli accessori, ed entro certi limiti il mobilio soprattutto quello tradizionale in legno. Ma sul comparto tecnologico l ‘ italia è praticamente inesistente e quando ci provano i risultati sono per lo piu’ scarsi.

      E non è nemmeno questione di prezzo sai ? Gli italioti sono talmente corrotti da essere capacissimi di vendere le loro bagnarole a prezzi da ladri senza battere un ciglio. E’ la componente africana che è incorporata nel patrimonio genetico italico. Difatti i pochi ingegneri capaci, devono scappare all’estero perche’ in itaglia non li fanno mica lavorare, non li valorizzano per quel che valgono… per caritá .. esistono solo i “trota”… in genere piu’ sono analfabeti e piu’ vanno avanti.

      Hai preso nota del fatto che Emily aveva apposta sottoscritto la garanzia super-extra-deluxe “dormi sicura e stai rilassata” pagando uno sproposito “all inclusive” proprio per evitare ulteriori pensieri ? Ed il fatto che invece con una faccia da ladri matricolati abbiano provato a chiedere altri soldi non ti fa pensare nulla ? E da ultimo .. guarda che i tecnici che mandano dalla ditta per l’assistenza non è che chiedano soldi cosi’ per conto loro, rischiando il posto, sono gia’ appositamente “allenati ed istruiti” dalle ditte italiche di appartenenza per “spremere al piu’ possibile il limone del cliente”.

      Auf Wiedersehen

      PS.

      Saranno per una volta contenti i meridionali che leggono il blog.

      L’esempio della Emily è veneto. E i tre esempi che ho fatto io erano ambe-tre di milano con i commessi e tecnici lombardi in tutti e tre i casi. ERGO non potete accusarci di razzismo anti-meridionale.

      • Hahahahha “componente genetica africana” fosse solo la cultura tecnologica a mancare all’italia.. Saremmo tutti salvi!

        Un saluto!

  13. POST SCRIPTUM.

    Non per piaggeria, ma mi sembrava giusto nonche’ doveroso menzionare il fatto che esistono anche aziende capaci e meritevoli nel comparto della produzione di latta e lamiere soprattutto nell’area del veneto e sono anche dotati di buona cultura aziendale ed onesta’ nei confronti dei clienti.

    Pero’ si tratta delle solite eccezioni che confermano la regola …

    🙂

  14. Hai acquistato un servizio di assistenza, mica di soluzione.
    Il tecnico è venuto, ha guardato, ha rilevato l’assenza di allarmi e ha assistito alle tue escandescenze, il suo dovere l’ha fatto.

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